Andrew Brackfield

Giada Farrah Fowler
UP SERIES
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5 min readAug 12, 2014

Conosciamo Andrew Brackfield, John Brisby e Charles Furneaux nel 1964, mentre — con grande compostezza -cantano “Waltzing Mathilda” in latino sui banchi della pre-preparatory school di London-Kensington: qui ci si prepara per accedere a scuole prestigiose che consentiranno l’ingresso nelle migliori università britanniche, per poi intraprendere carriere in grandi aziende, o studi legali. Un percorso molto preciso e strutturato, che già in tenera età i tre “wise men” mostrano di aver ben interiorizzato.

A 7 anni

A 7 anni Andrew tornava da scuola, beveva il suo the, si esercitava al piano, studiava il flauto dolce, faceva il bagno alle 18, andava a letto alle 19 e leggeva fino alle 19.30. Non gli piacevano i Beatles, facevano troppo rumore ed avevano tagli di capelli orrendi: molto meglio leggere il Financial Times. Essendo un azionista (!) ogni giorno controllava le quotazioni,
tranne il lunedì, giorno in cui sono relativamente stabili ed è una perdita di tempo consultarle. Sapeva che al termine della sua scuola sarebbe andato alla Broadstairs St. Peter’s Court, poi alla Charterhouse. Sosteneva che se a scuola non si fosse pagata una retta, i bambini poveri la avrebbero invasa ed il direttore si sarebbe arrabbiato molto, non riuscendo a pagare tutti gli insegnanti.

A 14 anni

A 14 anni, come da previsioni, è proprio alla Charterhouse. Il collegio gli insegna a stare lontano dai genitori, a sentirsi autosufficiente. L’estate prima è andato in vacanza in America per stare un po’ lontano dalla scuola.
Ci tiene a correggersi su alcune imprecisioni riscontrate nella sua intervista rilasciata sette anni prima: esagerava sulla sua passione per i titoli e le azioni, ma complessivamente non è soddisfatto dell’immagine data di sé, che potrebbe dare adito a un’interpretazione che lo dipinge come il tipico risultato dell’educazione nelle scuole private.
I suoi genitori hanno appena divorziato, ma l’evento non sembra averlo scosso molto: nonostante sia ovviamente un avvenimento triste, è già grande, non passa più molto tempo a casa. Forse ne avrebbe sofferto di più se fosse accaduto quando era più piccolo.
In visita a Glasgow con la famiglia, rimane colpito dai quartieri Gorbals e dalle disastrose condizioni sociali, economiche ed ambientali in cui molte persone vivevano a quel tempo; si accorge di essere un privilegiato e di condurre un’esistenza portata allo spreco. É vero che le persone come lui hanno più opportunità e che questo è iniquo, ma — dice — è molto difficile rimediare a una tale realtà. Solo un paio di cose rappresentano una certezza per lui: la fede in Dio e la sicurezza di non votare mai per i laburisti.

A 21 anni

A 21 anni frequenta l’ultimo anno di legge alla Trinity Hall di Cambridge: “non si può essere sicuri di quali beni si lasceranno ai propri figli, ma si può essere sicuri che una volta datagli una buona istruzione nessuno potrà portargliela via”.
Vuole diventare un avvocato di successo, e ci riuscirà pochi anni dopo, per un importante studio legale della City che si occupa di fusioni, acquisizioni, joint ventures e diritto aziendale.

A 28 anni è sposato con Jane, una semplice ragazza dello Yorkshire. Trascorrono i loro weekend nella campagna del Sussex dove stanno ristrutturando un fienile acquistato con l’aiuto dei loro genitori. Hanno deciso di vivere qui quando metteranno su famiglia. Durante la settimana vivono in un appartamento di Londra, dove Jane lavora come segretaria. Riguardo alla questione della scuola pubblica, Andrew continua ad essere coerente e, a 28 anni, spiega:

Ci sono due tesi opposte: la prima è che è giusto che una persona abbiente possa scegliere come usare i suoi soldi, la seconda è che andando tutti nello stesso tipo di scuola i più abbienti farebbero di tutto per mantenere la qualità, mandandoci i propri figli, mentre adesso non si interessano molto alla scuola pubblica. Penso che la seconda opzione sia impraticabile, quindi continuo a pensare che sia giusto poter scegliere”.

A 35 anni Jane e Andrew hanno due figli, Alexander e Timothy. Si sono trasferiti dal centro di Londra a Wimbledon, dove ci sono più spazi verdi. Lo studio legale ha aperto sedi in Brasile, Russia e Thailandia, Jane ha scelto di fare la madre a tempo pieno. Alexander farà l’esame di ammissione al collegio ed andrà nella stessa scuola che ha frequentato suo padre. É difficile mandare i figli in collegio e vederli una volta ogni tre settimane, ma se questo li aiuterà ad arrivare dove desiderano, è un sacrificio da fare, sostengono i signori Brackfield.
Andrew si rende conto che i tempi sono cambiati, c’è molta più competizione: “A 7 anni noi dicevamo di voler andare in una determinata scuola o all’Università, ma poteva anche andare male. Oggi, anche se hai delle opportunità, non significa che ce la farai”. L’unica cosa che i ragazzi dovranno ereditare dal padre, quindi, è la sua perseveranza.

Andrew e Jane

A 49 anni appare un cambiamento significativo nella vita lineare di Andrew: lascia la professione per entrare in una grande industria chimica. Ha scelto di rischiare e cambiare carriera a un’età così avanzata gli ha dato molti stimoli. Alexander è all’Università di Newcastle, Timothy in un collegio (boarding school) e lui vive con la moglie a Londra, ma hanno un’altra casa in campagna, un vecchio rustico completamente diroccato acquistato all’asta poco dopo il matrimonio; lentamente nel corso degli anni lo hanno ristrutturato ed ora finalmente possono goderselo.
L’unico rimpianto è quello di non aver passato abbastanza tempo con i figli quando erano ancora piccoli.
Oggi Andrew si riconosce in quel bambino di 7 anni, ma nel corso del tempo è diventato più attento a non essere giudicato.

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Giada Farrah Fowler
UP SERIES

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.