Bruce Balden

Giada Farrah Fowler
UP SERIES
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4 min readNov 2, 2014

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Bruce, 7 anni

Bruce frequenta la Melbreck, prestigiosa boarding pre-preparatory school nel Surrey. É un bambino estremamente serio e disciplinato, non dà mai problemi e non mette in discussione l’autorità di nessuno. Vive in collegio ed il suo più grande desiderio, a sette anni, è rivedere il padre, che è nell’esercito e vive in Rhodesia, a 10.000 chilometri di distanza. Vorrebbe andare da lui, in Africa, per ritrovare la sua fidanzatina e per “poter insegnare alle persone non civilizzate a diventare più buone”. Crede che la cosa più importante al mondo sia conoscere Dio.

14 anni

A 14 anni confessa che vorrebbe guardare molto meno la televisione: si sorprende spesso a canticchiare i jingles pubblicitari e capisce quanto sia inutile memorizzare quel genere di informazioni. Frequenta la St. Paul, di Londra. Da grande vorrebbe aiutare le persone, fare beneficenza. La politica non lo convince molto, ma tendenzialmente si rispecchia più negli ideali laburisti.
Tra il liceo e l’Università prende nove mesi di pausa, insegna in una scuola per disabili e lavora per qualche tempo in uno stabilimento per le acque di scarico.

21 anni

A 21 anni è a Oxford, all’ultimo anno della Facoltà di Matematica, ma sente di essere debole dal punto di vista professionale: è stato segretario della società di bridge, di scacchi, di cricket, ma nessuno è mai stato felice del lavoro da lui svolto.
Passa un’estate in totale isolamento, nella sua camera. Lo spaventa mostrare il suo lato sensibile.
Per quanto non abbia accettato ancora il divorzio tra i suoi genitori, non pensa che abbia avuto l’effetto che la gente immagina, è sempre andato d’accordo con il patrigno e la sorellastra, che non esita a definire come la sua famiglia.
É ancora molto religioso, lascia che la fede guidi la sua vita. Non ha mai sofferto profondamente, non è mai arrivato alla disperazione, ma continua a muovere i suoi passi in modo incerto, forse pensando di non essere all’altezza delle aspettative riposte in lui.
Inizia a lavorare in una compagnia assicurativa ma capisce che non è il suo campo e tenta l’avventura dell’insegnamento. Dopo aver lavorato per tre anni nella City, inizia a insegnare nella vecchia scuola di Tony, nell’East End di Londra. Vive in un grande condominio a due passi dalla scuola.

Pensa che l’istruzione pubblica sia la migliore per la società, poiché non crea e mantiene le divisioni come quella privata. Si trova spesso a difendere le ragioni degli immigrati in questa zona: non hanno colpe per la disoccupazione in crescita, sarebbe dovere dei partiti e dei media rappresentare la situazione in modo più realistico.

A 35 anni insegna matematica a Sylhet, una città nel Bangladesh nord-orientale, vive in un’abitazione molto spartana, ama la gente e l’ospitalità del posto. Un paese come questo ha bisogno di essere aiutato, la povertà è in aumento, moltissimi bambini lavorano: 2000 anni fa questa era una zona ricca, la perla del Golfo del Bengala, un luogo da sogno che non lo è più, a suo giudizio anche a causa del governo britannico. Pensa che, anche se temere ciò che è diverso da noi sia un istinto naturale, il razzismo sia così radicato perché è un pregiudizio sostenuto dal potere: “se riconosciamo che si tratta di una condizione emotiva possiamo usare il nostro intelletto per controllarla”.

Suo padre è morto, aveva 72 anni, non si sono visti molto; dopo aver vissuto in Rhodesia e nello Zimbabwe era tornato in Inghilterra ma non si avevano molti contatti. Per sentire la sua mancanza avrebbe dovuto sentirlo più vicino, rimpiange di non averlo conosciuto meglio.
Il denaro ha poca importanza per Bruce, la sua estrazione sociale gli ha dato molte opportunità e crede di averle sfruttate al meglio, trovando un lavoro gratificante.

A 42 anni torna ad insegnare nell’East End, in una scuola femminile cattolica. Si è sposato con Penelope, anche lei insegnante: determinata, sensibile, comprensiva, lo aiuta ad acquisire maggiore sicurezza.

A 49 anni insegna alla St. Albany, Herfordshire, una grande scuola privata che dopo la sesta classe è solo maschile, con più di mille anni di storia alle spalle. Il livello dell’insegnamento qui è più alto, si seguono allievi più maturi che posseggono una certa consapevolezza e Bruce li aiuta a coltivare il loro amore verso la materia, lo stesso che aveva alla loro età.
I suoi vecchi amici lo provocano, chiedendogli se si è iscritto al partito conservatore o al circolo di golf, ma lui non ha cambiato i propri ideali ed i propri valori.

Contrariamente ad ogni previsione ha due figli, Henry e George. La famiglia ha lasciato l’East End per essere più vicina alla scuola di Bruce, in una zona molto sicura e tranquilla, importante per la crescita dei bambini. Vuole dare loro ciò che non ha avuto: il contatto con un padre che li ama e che loro sentono vicino, che possa essere una guida e un appoggio in ogni momento.

Raggiunta la mezz’età è felice di non riconoscersi più nel bambino perso e timoroso che era: ha finalmente acquisito la consapevolezza di aver condotto una vita che valeva la pena di essere vissuta.

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Giada Farrah Fowler
UP SERIES

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.