Peter Davies, Neil Hughes

Giada Farrah Fowler
UP SERIES
Published in
7 min readNov 2, 2014

Peter e Neil vogliono diventare astronauti. Frequentano una scuola per la middleclass suburbana alla periferia di Liverpool.

Peter

Peter frequenta la scuola media unica. Non vuole diventare né ricco né povero, non è religioso ma crede in Dio, non è né laburista né conservatore. Suo padre è un agente di polizia.
A 21 anni è all’ultimo anno della Facoltà di Storia all’Università di Londra, vive con altri tre ragazzi in una residenza per studenti a nord della città, deve cucinare da solo, badare a sé stesso e trovare la motivazione per lo slancio finale. Trova lavoro come insegnante in una scuola media, ma dice di essere sottopagato e sottovalutato.
Si sposa con Rachel, che insegna alle scuole superiori, si sono incontrati a un corso di aggiornamento ed hanno acquistato una casa nel centro di Leicester.
Quando avranno dei figli sono concordi sul fatto di far frequentare loro le scuole pubbliche, un principio al quale vogliono mantener fede: le scuole private alimentano il vecchio sistema classista, ne sono parte integrante e i due non vogliono essere coinvolti in questo schema di riproduzione sociale. Lui crede di non aver avuto nemmeno la minima parte delle opportunità che si sono aperte ad altri partecipanti del programma, alcuni dei quali hanno avuto tutto fin dalla nascita, senza dover lottare o imporsi per riuscire.
Niente nella sua vita eguaglierà l’emozione del gol di Thomas Smiths allo Stadio Olimpico di Roma contro il Borussia Mönchengladbach in finale di Coppa dei Campioni. Se lo sport lo rende fiero e felice, la politica invece lo deprime.
Parla del governo Thatcher come del “più miserabile branco di incompetenti che l’Inghilterra abbia mai avuto”: lo scandalo alimentato dalla stampa a seguito delle sue dichiarazioni lo spinge a non partecipare al programma fino all’ultima edizione del 2012, nella quale torna in qualità di avvocato, divorziato, risposato, padre e leader della band musicale “The Good Intentions”.

Neil

Figlio di due insegnanti, Neil avrà una vita molto diversa da quella di Peter,
nonostante siano stati compagni di scuola durante l’infanzia.

A sette anni è un bambino allegro, vivace, ingenuo; se non riesce a fare l’astronauta, farà il conducente di pullman turistici.
Quando arriva alla scuola polivalente la sua trasformazione è solo all’inizio, è sottomesso e impostato nel modo di parlare. Ama giocare a scacchi con Peter e parla con Apted dei suoi viaggi in Austria e Svizzera.

Comincia a frequentare l’Università di Aberdeen ma abbandona dopo un trimestre, rendendosi conto che stava perdendo tempo; forse ha sbagliato Facoltà, forse quella vita non faceva per lui. Aveva fatto richiesta per entrare a Oxford, ma non era stato accettato: una delusione che, anche se non viene mai esplicitata, risulta evidente dalle sue parole.

I suoi genitori avevano ambizioni eccessive nei suoi confronti, pensavano che sarebbe diventato un docente universitario o un manager di banca, ma non avevano tenuto conto della sua personalità. Gli hanno inculcato la fede in Dio, gli hanno insegnato a pensare sempre prima al prossimo, in modo quasi ridicolo e nevrotico, così che porgendo sempre l’altra guancia si è trovato ad affrontare un mondo del quale era ignaro.

A 21 anni lo troviamo a Londra, vive in un appartamento occupato senza
riscaldamento, ha rifiutato la stabilità ma forse dentro di sé non l’ha mai raggiunta. Vorrebbe entrare in politica, fare qualcosa di buono per la collettività, ma al momento l’unico suo desiderio è alzarsi la mattina pensando che sia un giorno degno di essere vissuto, cosa che al momento è tutt’altro che scontata.

Rivedendosi all’età di sette anni non si riconosce: era spensierato come è ovvio che fosse, era affascinato da tutto ciò che lo circondava, aveva una visione molto personale di cose che agli altri non interessavano. Immaginava che le persone di colore avessero il naso viola o le gambe verdi e, in un certo senso, è ancora alla strenua ricerca di quello stupore. Probabilmente è stato protetto eccessivamente dalla sua famiglia, non ha avuto alcun ostacolo che lo temprasse contro le asperità della vita e si è ritrovato improvvisamente disilluso all’impatto con la realtà.

Sostiene che l’istruzione convenzionale non prepari realmente alla vita trascurando l’unica vera leva di successo: essere in grado affrontare sé stessi, cosa relativamente più agevole per chi è dotato di una personalità meno complessa della sua.

Nei successivi sette anni Neil viaggia per la Gran Bretagna, per la maggior parte del tempo disoccupato, vive con i sussidi del servizio sociale.
A 28 anni è nelle Western Highlands, in Scozia; la gente del posto lo considera un po’ strambo, ma tutto sommato ammette lui stesso di esserlo fin da quando aveva 16 anni.
Ha rifiutato di divenire il tipico risultato del contesto da cui proveniva perché lo reputa un ambiente impersonale, in cui si risente di una totale mancanza di pensiero: si lavora tutto il giorno, si torna a casa per guardare la tv e si va a dormire, ogni giorno è la copia del precedente e nessuno sembra preoccuparsene.

Non vuole avere figli per impedire alla genetica di trasmettere a uno di loro la sua negatività, al momento non vede un futuro ma è soddisfatto di avere ancora dei vestiti addosso, anche se non particolarmente alla moda.
Si reputa comunque fortunato, poiché ha incontrato molte persone per strada la cui vita è finita troppo presto, tende a non compiangersi troppo, sa di essere un risultato delle proprie scelte. Non teme per il proprio equilibrio, sono gli altri che a volte se ne preoccupano.
Il suo comportamento può apparire bizzarro, spesso si sente molto frustrato ed arrabbiato, ma non ha mai avuto paura di impazzire, perché è certo che i
folli siano altri e che il mondo ne sia pieno: quando era a Londra girava per la città e osservava le ruspe demolire gli edifici, le macchine entrare in vicoli strettissimi, la gente affannarsi in un continuo andirivieni di gesti senza senso; tutto ciò non gli è mai appartenuto, non avrebbe potuto trovarvi una posizione.

Qualche volta ha visto dei medici, ma non segue nessun trattamento: la miglior medicina è una parola gentile, pronunciata di solito da chi non lo fa per professione.
A 35 anni vive in un comprensorio popolare nelle Isole Shetland, un posto in cui sente di poter sopravvivere. Vive ancora col sussidio sociale, ma qui si sta abituando alla stabilità, la comunità del posto per lui è importante, sono tutti gentili nei suoi confronti e lui tenta di ripagare la loro fiducia recitando nella compagnia teatrale locale.
Vorrebbe trovare qualcuno che riconosca il valore delle cose che scrive, ma continuerà a farlo in ogni caso, per lui è un bisogno impellente e sa quanto sia facile cadere preda delle fantasie, credersi uno scrittore di successo ed alimentare sogni irrealizzabili. La cosa più difficile, ripete, è accettare la realtà ed essere sé stessi.

Dopo sette anni accade quello che nessuno avrebbe mai creduto: Neil è un membro liberaldemocratico del Consiglio Comunale di Hackney, è stato eletto due anni prima.
Alla ricerca di una sistemazione è stato ospite per alcuni mesi da Bruce Balden, che ha dimostrato di essere un amico fidato e un ospite paziente.
In politica lavora come volontario, ha fatto un corso per insegnare inglese agli stranieri, ha preso una laurea di primo livello alla Open University, ha lavorato in un teatro locale per sei mesi e poi come giardiniere.

La Open University, fondata nel 1969 nella convinzione che la tecnologia delle comunicazioni avesse potuto portare ad un alto grado di qualità a livello di apprendimento le persone che non avevano avuto l’opportunità di frequentare le università tradizionali, costituisce il modello storicamente più interessante per la formazione degli adulti ed è il maggior fornitore britannico di formazione a distanza configurandosi, oggi, come la più grande università del Paese per il numero di iscritti. É aperta a tutti i soggetti maggiori di 18 anni, cittadini dell’Unione Europea; si tratta di un ente autonomo che rilascia propri degree rispetto a tre livelli di studio principali: undergraduate level courses (titolo di primo livello, o Bachelor), postgraduate courses (titolo di secondo livello, o master, specializzazioni e dottorati) e study packs (pacchetti di studio).

Non si è sposato e non ha una relazione stabile, sente di aver perso una parte importante della vita, ma non è riuscito a trovare una persona che potesse comprenderlo. É comunque un buon momento, è grato di avere un’opportunità di riscatto e finalmente guarda con fiducia al futuro.

A 49 anni lascia Londra per trasferirsi in Cumbria, a nord ovest del Paese, ed anche qui diviene membro del Consiglio locale: è una situazione più coinvolgente, sente di poter influire davvero sulle scelte politiche della zona. Vivere in campagna è molto più salutare, alloggia in un ex edificio popolare, certo non lussuoso ma perfetto per le sue esigenze.
Celebra le funzioni nella Chiesa di Carlisle, presta volontariato, guadagna circa 200 sterline al mese per come consigliere alle quali vengono aggiunte 9 sterline a settimana di sussidio e la concessione di un affitto agevolato.
Suo padre è morto cinque anni fa, ma si è riavvicinato alla madre, sia geograficamente che emotivamente.

Racconta che in un pomeriggio di primavera stava prendendo il sole, quando una farfalla gli si posò a fianco: sono creature che non vivono mai molto e quella gli si era posata vicinissima, non sembrava spaventata, apriva e chiudeva le sue bellissime ali rosse. Forse la vita, dice, non è altro che questo: milioni di creature che cercano il loro posto al sole.

--

--

Giada Farrah Fowler
UP SERIES

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.