Paul Kligerman, Simon Basterfield

Giada Farrah Fowler
UP SERIES
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5 min readNov 2, 2014
Paul

Il piccolo Paul a sette anni è ospite di un orfanotrofio caritatevole (charity-based boarding school). I suoi genitori hanno appena divorziato e l’anno dopo si trasferisce con suo padre e la matrigna in Australia.
Dei ricchi non sopporta il fatto che possano avere tutto senza dover fare niente. Non vuole assolutamente avere una moglie: lo costringerebbe a mangiare le verdure.

A 14 anni il baseball è la cosa che gli piace di più, è uno di giocatori migliori della sua scuola. Continua a fare previsioni per il futuro ma a tirarsi un po’ indietro: per diventare un impiegato di banca c’è troppo da studiare ed anche per diventare insegnante di educazione fisica, forse è meglio diventare carrozziere.

A 21 anni fa il muratore ed è socio dell’impresa di costruzioni per la quale lavora. A suo avviso è più soddisfacente fare un lavoro pratico piuttosto che vedersi scorrere davanti delle cifre, poiché nel primo caso si possono apprezzare i risultati dei propri sforzi. Ha lasciato la scuola per avere la propria indipendenza; inizia a pensare che ci sia qualche speranza per lui, nonostante non abbia molta fiducia in sé stesso.
Trova difficile esprimere le proprie emozioni, è un aspetto del suo carattere sul quale sta lavorando. Vorrebbe iniziare a piccoli passi, ad esempio a dichiarare il suo amore a Sue, la donna che ha sposato (adesso adora le verdure!).
I due vivono inizialmente a Melbourne, poi vendono tutto ciò che hanno per comprare un camper e viaggiare verso l’Australia occidentale. Sfruttano questa occasione per rilassarsi, conoscersi meglio, vivere senza pressioni. Si fermano a Perth e tornano a casa perché lei è incinta.
Lui si mette in proprio, come subappaltatore, ma si rende conto di non avere il carattere giusto per gestire un’azienda, di non essere abbastanza severo con i dipendenti, di essere lento nella progettazione, così torna ad essere sottoposto.

Con Sue e i due figli, Katie e Robert, la famiglia vive in un sobborgo popolare di Melbourne. Paul guadagna 18.000 euro l’anno, possiede due macchine ed è riuscito ad acquistare una casa per 51.000 euro. Susan lavora part-time come parrucchiera a domicilio.
Katie è brava a scuola anche se è molto insicura, come il padre, per Robert c’è un po’ di preoccupazione: ha ripetuto già due volte la prima elementare, così decidono di trasferirlo in una scuola di recupero e la famiglia ne guadagna in serenità.

A 35 anni lavora per una ditta che installa insegne, ha studiato per prendere un diploma in carpenteria ma non c’erano abbastanza posti di lavoro nel settore ed ha preferito ripiegare su un impiego più sicuro. Si è trasferito in un quartiere migliore, è felice di quello che chiama “salto di qualità”, ma le spese sono molte ed è necessario stringere la cinta. La famiglia è molto unita, ma a un certo punto Paul sente il bisogno di essere aiutato: la monotonia del lavoro, la crescita dei figli, il crollo della sua autostima, la sua mancanza di ambizioni avevano influito negativamente sul suo modo di pensare. Susan ha smesso di fare la parrucchiera a domicilio e si occupa di terapia occupazionale in una casa di riposo. Katie studia Archeologia all’Università, Rob si è preparato come meccanico e adesso se la sta cavando: a sua volta è diventato padre, ma è lunatico, nervoso, non è il classico ragazzo spensierato di 21 anni.

In 56 Up Paul lavora assieme alla moglie nella casa di riposo locale, come manutentore.

Simon

Simon resta più a lungo nello stesso orfanotrofio di Paul, fino a 11 anni, quando torna a vivere con la madre.
Ha viaggiato poco, è stato in gita con la scuola a Boxhill e al Madame Tussaud’s con la mamma.
É l’unico bambino di colore tra quelli selezionati per girare il documentario.

A 14 anni dice di avere tutto, gli mancano solo una bici e una canna da pesca. Vorrebbe diventare una star del cinema, o un ingegnere elettronico. A 21 anni però lavora nella cella frigorifera del salumificio Walls a Londra. Lo fa andare avanti il rapporto con i colleghi, il lavoro in sé è sfiancante ma non pensa di cambiarlo a breve termine. Ha recuperato il rapporto con sua madre, è molto protettivo nei suoi confronti, ha capito il motivo del suo momentaneo abbandono: la donna soffre di depressione, la vita per lei è più complicata di quello che sembra.
Quando è nato, Simon era un figlio illegittimo, un argomento di cui ai tempi non era consentito parlare apertamente senza scontrarsi con i molti pregiudizi.

Ammira le persone molto determinate, i self-made man. Il suo punto debole è prendere la vita alla leggera, senza perdere tempo a ponderare le sue decisioni. Crede però che, al momento giusto, il cambiamento in cui ha sempre sperato arriverà: sa di essere pieno di risorse, ma è ancora immaturo, per sua stessa ammissione ha una visione ristretta della vita, non ama viaggiare, è un abitudinario.

É già sposato, con Yvonne, ed ha due figli, che diventeranno presto cinque, tre maschi e due femmine; loro possono contare su ciò che Simon non ha mai avuto: un padre. La famiglia vive in un condominio popolare di Southall.

A 35 anni non partecipa alle riprese, ha appena divorziato e sua madre è deceduta: un periodo troppo difficile per essere trasmesso in tv.
A 42 anni si sposa con Viennetta: si conoscevano fin da piccoli, si incontravano in lavanderia una volta alla settimana, poi si sono persi di vista, hanno vissuto le loro vite; anche lei ha una figlia adolescente nata dal precedente matrimonio, Miriam. Insieme invece hanno un bambino di cinque anni, si chiama Daniel, come il padre di Simon.
La rabbia che ha portato con sé per tanti anni adesso è svanita, non gli interessa più cercarlo. La Walls ha chiuso e lui ha lavorato in diversi magazzini prima di approdare alla Yusen, una ditta per il trasporto aereo, nei pressi dell’aeroporto di Heathrow, dove è impiegato come autista di carrelli a forca.
Si è iscritto alla scuola secondaria, assieme alla figlia di Viennetta.
Gli altri cinque figli non hanno reagito bene alla separazione, si rifiutano di vederlo; Jessica è molto impegnata con il lavoro e l’università, Jonathan è in un periodo di transizione, cambia spesso lavoro e cerca di farsi la sua vita. Simon è diventato anche nonno, ma vede soltanto uno dei due nipoti, Daniel: va alla grammar school di Slough, è bravo a scuola.

Dopo aver fatto terapia in un consultorio per affrontare una breve crisi matrimoniale, Simon e Viennetta si sono proposti come genitori affidatari per dei bambini di un istituto locale, forse il modo migliore per lui per chiudere i conti con un passato complicato.

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Giada Farrah Fowler
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Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.