The blockchain giant-impact: attendendo Quadrans… Nodo Ethereum su Raspberry Pi 4

Decentralizzazione low cost…Sarà possibile?

Gispp
vivido-it
3 min readFeb 13, 2020

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Come descritto nell’articolo di presentazione di questo progetto, la prossima blockchain da analizzare sarebbe stata Quadrans, una blockchain compatibile con la EVM e quindi con la possibilità di far girare smart contract.

La Quadrans Foundation rilascerà, come mostrato nella roadmap, il white paper e il codice sorgente entro il primo quarto di quest’anno. Nell’attesa abbiamo quindi optato per tirar su un nodo Ethereum.

Grazie a Vitalik, con Ethereum e la sua EVM è stato possibile utilizzare gli smart contract, questi oggetti, chi non è del campo potrebbe definire magici, che permettono di eseguire codice immutabile su una rete di nodi distribuita.

La community di questa blockchain è vastissima, ricercando sul web si discute di qualsivoglia problema e, se è già stata trovata la relativa soluzione, ci sono moltissime guide online.

Dunque tornando al nostro scopo ovvero l’installazione di un nodo, questo è quello che abbiamo fatto:

Seguendo questa guida non abbiamo riscontrato nessun problema, dopo 4 giorni il nostro nodo Ethereum è sincronizzato!

La sync fast sembrava non finire mai: il messaggio Imported new state entries dominava la scenza nonostante sembrasse che la differenza tra il nostro ultimo blocco e l’utimo minato fosse pochissima.

Una spiegazione dettagliata della lentezza e delle operazioni svolte durante la sincronizzazione di un nuovo nodo Ethereum, usando geth, è riportata in questo commento su GitHub e noi né discuteremo in un successivo post di questa serie.

Dopo quattro giorni è avvenuto automaticamente lo switch alla sincronizzazione full.

Conclusione

Come già fatto nel precedente articolo di questa serie in cui ci siamo occupati di installare e sincronizzare un nodo di Scrypta e relativo IdANode su Raspberry Pi 4, abbiamo ripetuto l’esperimento con Ethereum pensando che ci potessero essere più difficoltà considerando l’eseguità dell’hardware che abbiamo preso come riferimento.

In realtà è filato tutto liscio e non abbiamo dovuto prendere particolari accorgimenti, come fatto con l’IdANode di Scrypta, se non l’acquisto di un disco SSD su cui scaricare la blockchain.

Finalmente siamo pronti per dar vita alla nostra dApp YouVote.

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