Perchè Ray Kroc ha fatto bene a cacciare i fratelli McDonald da McDonald’s

Conta di più l’idea o l’esecuzione?

Alessandro Sorbello
6 min readJan 13, 2017

Ieri ho visto “The Founder”, film che racconta la storia della catena di fast food più famosa al mondo, nonchè simbolo della globalizzazione e del consumismo moderno (Wikipedia dixit).

Andiamo subito al punto, è un bel film? Mi è piaciuto?

Rispettivamente: sì e assolutamente sì.

La sua grandezza risiede nell’evitare di scadere in un mero elogio dell’azienda McDonald’s, ma bensì nell’incarnare un elogio dell’imprenditorialità, nella sua vera essenza.

E per uno che si nutre e sguazza quotidianamente nell’entrepreneurship (che in americano fa più figo) come il sottoscritto non è possibile resistere a buttare giù di getto qualche riflessione sul significato di questa pellicola.

Di certo “The Founder” non è un film che si guarda per la trama: la storia di McDonald’s è infatti ben nota agli appassionati del tema, ma se ancora non l’hai visto e temi gli spoiler peggio dell’esame della prostata ferma qui la lettura. Vai al cinema e torna più tardi.

E lascia perdere lo streaming illegale, non fare il barbone.

Tornando al titolo, volutamente provocatorio, la questione che voglio aprire in questo articolo è la seguente:

Ray Kroc ha fatto bene a cacciare i fratelli McDonald dall’azienda, defraudandoli del nome e sottraendo l’originale formula del famoso panino?

Posso immaginare le possibili risposte.

Da una parte ci saranno i giovani wannabe imprenditori, che venerano Zuckerberg come loro eroe personale e ogni mattina pregano inginocchiati davanti al poster “Alzati e fattura”, Lapo Elkan Style.

Questi ameranno la spregiudicatezza e la perseveranza di Kroc, perchè “gli affari sono come la guerra” e in quel tritacarne che è fare impresa non si guarda in faccia nessuno di fronte ai soldi.

Dall’altra parte ci saranno le persone normali (anche detti “sani di mente”), per i quali le azioni del magnate sono imperdonabili e frutto della peggio irriconoscenza, perché i soldi sono nulla in confronto ai sani principi.

Perciò rubare l’idea (ricordatevi questa parola) di qualcuno e farci sopra una montagna di soldi è annoverata tra le più spregevoli delle azioni che un uomo può compiere nella sua vita.

Personalmente sono al 100% d’accordo con questi ultimi. E’ vero che gli affari possono assumere i contorni di un massacro sanguinario, ma bisogna sempre ricordare che le aziende sono entità create dalle persone per le persone e che i soldi non sono che un mezzo per realizzare qualcosa di grande, non il fine ultimo.

“E allora perchè diavolo hai scritto quel titolo??”

Perché se è vero che rubare l’idea di qualcuno è sbagliato e spregevole, Ray Kroc non ha fatto nulla di tutto ciò.

Non sei d’accordo? Provo a spiegarti perché la penso così.

Chi ha mai provato a creare davvero qualcosa che sia anche solo lontanamente assimilabile alla parola “azienda” sa bene che un’idea, di per sé, vale ben poco.

Chiunque può avere idee grandi, geniali, innovative, ma queste non valgono assolutamente niente se non viene fatto di nulla di concreto per realizzarle.

Introduciamo qui il concetto di Execution (sempre in americano, ovviamente), cioè l’insieme di tutte quelle attività operative finalizzate a trasformare l’idea in qualcosa di concreto, funzionante ed economicamente sostenibile.

Probabilmente in futuro scriverò di come è possibile testare e validare la sostenibilità economica di un’idea tramite il processo della Lean startup, ma per ora rimaniamo sul tema McDonald’s.

Stai attento.

Non sto dicendo che i fratelli McDonald non siano stati capaci di mettere in piedi la loro idea di un fast food moderno, snello ed efficiente, dove i panini “erano serviti in 30 secondi e non in 30 minuti”.

Anzi, da abili imprenditori hanno realizzato un’attività di successo, senza scendere a compromessi sulla loro visione originale.

Il punto che l’idea di Ray Kroc era completamente diversa. Era qualcosa che i fratelli McDonald non avevano mai concepito e che non sarebbero mai stati in grado di realizzare in quella scala di grandezza.

Creare un’attività locale di successo nell’industria della ristorazione è una cosa.

Creare un impero economico di centinaia di ristoranti che dà lavoro a migliaia di persone e serve prodotti a milioni di clienti in tutto il mondo è una cosa completamente diversa.

Stiamo parlando di due imprese incomparabili in termini di visione, competenze richieste, timing e difficoltà di esecuzione.

Perchè se McDonald’s fosse solo l’insieme delle procedure necessarie a servire un panino nel minor tempo possibile allora ci sarebbero ben poche differenze con Burger King e le altre catene di fast food che da essa sono derivate.

Ray Kroc è riuscito a prendere un modello di successo che valeva 1 e farlo diventare 1 milione, apportando un valore aggiunto infinitamente superiore.

Henry Ford non ha cambiato il mondo perché ha ideato la catena di montaggio.

Henry Ford ha cambiato il mondo perché ha realizzato la sua visione di creare un prodotto alla portata di tutti, rivoluzionando i modelli di consumo del suo tempo, tramite la catena di montaggio.

E la stessa cosa vale per il duo Wozniak e Jobs.

Se è stato il primo a ideare il computer che ha reso celebre Apple, perché il secondo è considerato il vero fautore del successo della mela morsicata?

Perché l’idea è solo un ingrediente della ricetta, probabilmente il meno importante (soprattutto oggi dove le idee non sono altro che commodity a disposizione di tutti).

Chiarito questo concetto fondamentale la vera domanda ora diventa:

“Quanto è stato rilevante il ruolo dei fratelli McDonald rispetto al successo planetario dell’azienda?”.

Mi dispiace deluderti, ma una risposta precisa non esiste.

Alla fine la storia la scrivono i vincenti (in questo caso il nostro Ray) e la storia ci dice che a fronte di una azienda oggi multimiliardaria ai due fratelli è stato dato un ben servito di soli 2 milioni e mezzo di dollari (che nel 1961 valevano un po’ più di oggi eh, diciamolo), senza alcuna royalty futura.

Probabilmente i due avrebbero meritato qualcosa di più, se non altro perché era il loro nome quello sulle insegne di migliaia di negozi in tutto il mondo.

Ma in fondo non era una questione di soldi. Dopo più di 30 anni passati a vendere di tutto e diverse imprese fallite, Ray Kroc voleva “vincere” con qualcosa che potesse sentire completamente suo, senza dover spartire la torta della gloria con nessun altro.

Personalmente non posso che provare un profondo rispetto per un uomo capace di creare un impero su scala mondiale a oltre 50 anni di età, perché solo gli uomini dotati di sconfinata ambizione sono in grado di realizzare qualcosa di importante.

Dedico questo primo articolo al povero Ronald Wayne, terzo fondatore dimenticato di Apple, che ha venduto il proprio 10% dell’azienda per 800 miseri dollari, probabilmente spesi anni dopo in costose cure cure psichiatriche antidepressive.

Alessandro

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