Marieluise Hübner

L’impronta della Guerra Fredda sulla vita della bella Ise.

Giada Farrah Fowler
I BAMBINI DI GOLZOW

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Ise, molto amica di Elke, attira l’attenzione di Junge al punto da dedicarle due interi episodi, il sesto ed il quattordicesimo.

La ragazzina dal nome antico è la primogenita di una famiglia religiosa, originaria dell’altra sponda dell’Oder.
Nell’inverno del 1966, nell’unica stanza riscaldata della fattoria, il televisore non ha ancora preso il posto del pianoforte.
C’è da chiedersi in quale modo crescerà tra l’influenza di questa famiglia e quella di una scuola socialista.
Intanto Ise riceverà la Cresima e parteciperà alla cerimonia della Jugendweihe solo da spettatrice.

Sono famose le parole pronunciate da Walter Ulbricht, presidente della DDR dal 1960 al 1973, durante una conferenza di chimica a Leuna:

Chemie bringt Brot, Wohlstand und Schönheit (la chimica porta pane, benessere e bellezza).

Proprio i suoi ottimi risultati scolastici in chimica, la porteranno a diventare, dopo la scuola professionale, assistente di laboratorio alla fabbrica di semiconduttori di Francoforte sull’Oder.
Il lavoro è molto meno stimolante di quanto pensasse, sogna di diventare hostess per girare il mondo, o magari infermiera, per poter dimostrare di essere utile. Nel frattempo diventa referente degli operai, non si fa problemi ad esprimere le proprie opinioni e a portare avanti le sue idee.

Gli Hübner, ex contadini ed ora mungitori, decisero tardi e malvolentieri di unirsi alla cooperativa agricola. Walter non è soddisfatto dell’organizzazione: l’iniziativa personale è completamente paralizzata, ma questo è un argomento di discussione che, se posto all’attenzione, rende impopolari.

Sono cristiano-ortodossi ed hanno cresciuto sei figli; nel 1978 assistono al matrimonio civile della figlia, nel municipio di Seelow, con Hans Steffen Seidel, di Karl-Marx-Stadt. L’accoglienza per il marito da parte della famiglia è calorosa, nonostante la sua appartenenza al Partito. Lui è un ufficiale dell’Esercito del Popolo e fino al 1989 non è stato possibile rivelare che faceva parte dello squadrone di aviazione governativa di Arthur Pieck, un gruppo segreto che a posteriori ha goduto di dubbia fama.

Nel 1980 i due prendono un bilocale a Konigs-Wusterhausen, vicino a Berlino. Il 16 marzo Marieluise dà alla luce una bambina, Marja-Steffanie. Due stanze e mezzo per due persone e mezzo: la norma. Ise lavora in un istituto di ricerca chimica dell’esercito, non ama parlarne o forse non può farlo. Nel 1984 nasce Katja, la seconda figlia.

Anni dopo capiremo che la sua reticenza era dovuta al fatto che il suo luogo di lavoro era un distaccamento della protezione civile che lavorava sugli aggressivi chimici, testandone la tenuta — ad esempio — sui filtri per le maschere antigas: un laboratorio segreto del governo, che come tale, non doveva e non poteva essere mostrato.

Entrambi i coniugi Seidel erano a conoscenza di segreti militari e subivano forti pressioni da parte della Stasi, che guardava con sospetto i contatti con la DEFA e con gli Hübner, manifestamente ostili alla DDR.

Dopo la dissoluzione della DDR Steffen cambia lavoro e diventa capitano con un’altra uniforme; dopo aver frequentato la scuola ad Amburgo per diventare ufficiale di Stato Maggiore, ora pilota aerei da trasporto. Più tardi diventerà capo del settore per la messa a punto degli aerei dell’aeronautica pronti al decollo a Colonia.

Ise nel frattempo ha perso il lavoro e ne ha trovato uno vicino a casa (a Troisdorf), come assistente alla poltrona in uno studio dentistico.

É il periodo in cui si sceglie dove vivere in base al posto di lavoro: tra tutti i bambini di Golzow è stata la prima a trasferirsi all’Ovest.

La sua biografia reca l’impronta più evidente della Guerra Fredda.

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Giada Farrah Fowler
I BAMBINI DI GOLZOW

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.