“La memoria può essere pubblica e privata; tutti hanno una memoria privata ricordi di famiglia ricordi del primo amore, ricordi dei propri genitori poi dei figli, dei fratelli etc. Quello che si interiorizza nei primi anni della nostra vita, ci dicono, formerà per l’intera nostra esistenza il carattere, la propensione alla gioia o viceversa alla cupa fatica di vivere. La memoria pubblica è la memoria di un popolo, di una nazione, del nostro mondo: l’evoluzione della politica, del sociale; i cambiamenti dei costumi, i cambiamenti dell’architettura, della tecnologia, i cambiamenti del lavoro, e sono i cambiamenti che coinvolgono la gran parte della gente che vive in questo pianeta. Partendo da queste brevi e lacunose riflessioni ho elaborato questo progetto: la narrazione di questa memoria, la narrazione della nostra esperienza privata e della nostra esperienza pubblica iniziando dalla nostra città.