PagoPA compie 5 anni: come abbiamo contribuito a innovare i servizi pubblici

Da una semplice idea a una realtà industriale, che costruisce un ecosistema di servizi digitali per l’Italia

PagoPA S.p.A.
PagoPA SpA
8 min readJul 24, 2024

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Quella verso la trasformazione digitale è una strada lunga, piena di salite, di tornanti, di avversità, ma anche di piccoli e grandi traguardi, che vanno raccontati e celebrati per ricordare da dove siamo partiti e capire meglio dove siamo diretti. Oggi raccontiamo uno di questi piccoli traguardi raggiunti dalla nostra società PagoPA Spa, che in questi giorni spegne le sue prime cinque candeline: cinque anni in cui quella che era una intuizione — l’idea di una società pubblica per guidare e accompagnare la trasformazione digitale dei servizi in Italia — è diventata una realtà industriale del nostro Paese, con circa 400 dipendenti, un valore della produzione nel 2023 di quasi 79 milioni di euro, una lunga serie di progetti all’attivo e infrastrutture che offrono ogni giorno servizi digitali all’avanguardia a migliaia di cittadini in tutto il Paese.

Cinque anni di vita per un’azienda sono un battito di ciglia, ma nel mondo della digitalizzazione sono quasi un’epoca. Questo in ambito digitale vale forse in modo particolare per gli ultimi cinque anni, durante i quali abbiamo attraversato eventi dirompenti, del calibro di:

  • una pandemia globale, che ha dato un impulso senza precedenti a tutto il settore dei servizi digitali, e che ha travolto il nostro lavoro sin dai primi passi, ad esempio per la gestione del cosiddetto green pass o del cashback di Stato — di cui l’app IO è stata protagonista;
  • un periodo senza precedenti di riforme e attività regolatorie, con iniziative normative come il Regolamento eIDAS, l’AI Act e il Digital Markets Act, che hanno cambiato le regole e il contesto in cui i servizi digitali, pubblici e privati, sono chiamati ad operare in Europa;
  • l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, che negli ultimi mesi ha completamente trasformato i contorni del settore digitale, e che ha costretto tutti gli attori — compresa la nostra azienda — a ripensare le proprie strategie e i propri progetti con questo nuovo paradigma.

Sono proprio questi gli eventi che hanno contribuito a mettere il digitale al centro dell’agenda pubblica degli ultimi anni, permettendo anche a PagoPA di diventare in così breve tempo un attore ampiamente riconosciuto, dagli enti, dagli stakeholder della digitalizzazione in Italia e soprattutto dalle persone. Un percorso che ci ha visto protagonisti di un nuovo racconto delle opportunità dell’innovazione digitale per i cittadini, che ha fatto leva sulla semplificazione del linguaggio, la centralità della tecnologia nelle abitudini quotidiane delle persone e la vicinanza alle esigenze dei territori.

Secondo una rilevazione dell’Istituto Piepoli svolta a giugno 2024, in Italia il 70% dei cittadini conosce la società PagoPA — dato che sale all’81% nella fascia 18–35 — in particolare per aver avuto a che fare con la piattaforma pagoPA per i pagamenti digitali o con app IO, entrambi progetti che hanno portato l’azienda dentro lo smartphone di milioni di utenti.

Il sondaggio di Piepoli restituisce la percezione diffusa di una società che sta cambiando il Paese, distinguendosi per innovazione (77% di giudizi positivi nel campione intervistato), efficienza (71%), sicurezza (68%), semplicità (60%), vicinanza ai bisogni dei cittadini (49%).

L’app IO, il simbolo di una società che cambia

IO, l’app dei servizi pubblici, incarna bene l’esempio di un’idea che nell’arco di pochissimi anni è diventata uno strumento pubblico all’avanguardia, entrato nella vita quotidiana dei cittadini. Già alcuni mesi fa abbiamo raccontato l’evoluzione di app IO, dalla visione iniziale a una realtà consolidata. Oggi lo scenario è ulteriormente evoluto, prima di tutto per via dei numeri in continua crescita:

  • un totale di oltre 39 milioni di download dal lancio del progetto e una media di 5 milioni di utenti attivi al mese nel 2024;
  • 16 mila enti attivi, oltre 327 mila servizi disponibili e oltre 45 milioni di messaggi inviati solo a giugno 2024.

La rilevazione Piepoli ci racconta l’impatto dirompente che app IO ha avuto sulle abitudini dei cittadini di fruizione e interazione con i servizi pubblici. L’88% degli intervistati ha detto di conoscere l’app IO e il 63% di averla utilizzata, apprezzandone in particolare la semplicità (39%), la comodità di poterla usare ovunque (37%), la sicurezza (29%), la possibilità di effettuare velocemente le operazioni (25%).

Tra le evidenze messe in risalto dal sondaggio Piepoli, forse l’aspetto più notevole riguarda il modo in cui IO ha cambiato la percezione complessiva dei servizi pubblici digitali, con il 75% del campione che ha detto che l’app ha aumentato il proprio livello di soddisfazione nei confronti della Pubblica Amministrazione in temi come la velocità, l’efficienza nei pagamenti e la ricezione delle comunicazioni.

Pagamenti traino della digitalizzazione

L’ambito dei pagamenti digitali è stato sin dalla nascita uno dei cavalli di battaglia della società PagoPA, che ha fatto dell’omonima piattaforma pagoPA un elemento cardine del sistema di Infrastrutture Pubbliche Digitali in Italia.

Anche in questo caso i numeri raccontano al meglio i risultati raggiunti dalla piattaforma in pochissimi anni:

  • 32,7 milioni di transazioni nel mese di giugno 2024 (contro i 29,8 milioni dello stesso periodo nell’anno precedente) per un totale di 214,5 milioni di transazioni alla fine del primo semestre;
  • un totale di 386 milioni di transazioni nel 2023, per un controvalore di 83,5 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai 164 milioni di transazioni gestite nel 2021.

Il successo e l’affidabilità della piattaforma per la gestione dei pagamenti digitali è testimoniato anche dal tipo di transazioni, che oltre agli enti pubblici centrali e locali, riguardano sempre di più anche il mondo delle utility (142,2 milioni di transazioni nel 2023), che hanno scelto negli ultimi anni di integrare la piattaforma, apprezzandone la gestione dei flussi di pagamento, la sicurezza, la qualità del servizio percepita dal cittadino.

Aspetti che trovano riscontri tra gli utenti: nel sondaggio Piepoli, l’84% degli italiani conosce la piattaforma pagoPA e il 59% l’ha utilizzata almeno qualche volta (il 73% nella fascia 18–35 anni). Quanti hanno utilizzato la piattaforma, il 40% ha giudicato positivamente l’esperienza di pagamento perché facile, il 35% perché sicura, il 35% perché veloce e il 25% in quanto accessibile (25%).

La digitalizzazione “invisibile”

App IO e pagoPA sono oggi le piattaforme sviluppate dalla società PagoPA che più di tutte entrano nel vissuto quotidiano dei cittadini, ma molto del lavoro sull’ecosistema di servizi digitali portato avanti in questi primi cinque anni di attività riguarda anche infrastrutture e innovazioni quasi “invisibili” al cittadino, che tuttavia stanno avendo un impatto altrettanto importante nel semplificare e rendere più efficiente l’offerta di servizi pubblici digitali.

Solo un anno fa abbiamo lanciato insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale la piattaforma SEND — Servizio notifiche digitali, che rappresenta l’inizio di una rivoluzione per la digitalizzazione delle comunicazioni a valore legale. Già negli ultimi 12 mesi, quasi 3.500 enti pubblici centrali e locali hanno inviato oltre 3 milioni di notifiche grazie a questa novità, con un andamento in crescita esponenziale. I primi riscontri che abbiamo sulla gestione digitale della notificazione mostra importanti ricadute positive per gli enti, che possono utilizzare un sistema sicuro, che semplifica e snellisce i processi, permette di risparmiare risorse e soprattutto rende più efficiente il servizio, a vantaggio dei cittadini che possono ricevere, gestire e conservare le notifiche e gli atti in modo semplice, veloce, pratico.

Prima ancora, a fine 2022, abbiamo reso operativa la Piattaforma Digitale Nazionale Dati, su cui lavoriamo insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale per garantire il principio once only, mettendo a frutto il patrimonio di dati della Pubblica Amministrazione; un progetto strategico, nato anche con l’obiettivo di supportare i decisori pubblici nel compiere delle scelte consapevoli basate sui dati (data driven decision making), sempre nella necessaria garanzia di sicurezza e tutela dei dati personali dei cittadini.

Il modello PagoPA per una nuova cultura digitale

Ma l’impatto “invisibile” e al tempo stesso più innovativo riguarda forse il modello PagoPA, che in questi anni ha contribuito a diffondere una nuova consapevolezza digitale nel mondo della Pubblica Amministrazione, influenzando il modo di concepire i servizi pubblici. I progetti di PagoPA sono sviluppati su cardini operativi che riguardano:

  • La gestione dei progetti tramite team multidisciplinari, di cui sin dalle prime fasi fanno parte sviluppatori, designer, esperti di sicurezza informatica, referenti dell’ufficio legale o esperti di temi come l’etica e la sostenibilità — per garantire la centralità dei cittadini e delle persone, con i propri diritti e i propri bisogni nello sviluppo e nell’evoluzione di tutti i prodotti.
  • L’accento sulla cultura open source. PagoPA è infatti la prima tech company a partecipazione pubblica in Italia ad essersi dotata di un Open Source Program Office, con lo scopo aprirsi ai commenti e agli stimoli del mondo degli sviluppatori esterni, per realizzare servizi sempre migliori per i cittadini, e garantire al tempo stesso la massima trasparenza sul codice e sulle decisioni che sottendono i nostri prodotti.
  • L’attenzione costante verso una trasformazione digitale etica — tema quanto mai importante con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, e verso i temi dell’inclusività, della parità di genere, dell’accessibilità, attraverso il lavoro sulle risorse umane, la formazione, le iniziative di comunicazione interna ed esterna.
Foto di Chad Madden su Unsplash

Le sfide aperte

Cinque candeline sono poche, ma sono abbastanza per aver avviato progetti che stanno già cambiando lo scenario dei servizi pubblici nel nostro Paese e avere gettato le basi per nuove iniziative di rilievo sovranazionale. Alcuni di questi, come SEND — Servizio Notifiche Digitali, hanno una portata strategica per l’intero ecosistema pubblico. Ma la trasformazione tecnologica corre veloce e PagoPA è attrezzata per cogliere i cambiamenti, anche radicali, che si prospettano all’orizzonte, come la sfida dell’Euro Digitale.

Già diversi cantieri aperti che avranno sviluppi nell’immediato futuro ci permettono di anticipare alcune novità, come ad esempio:

  • Il progetto per il “digital wallet”, su cui stiamo lavorando su più tavoli, in Italia e all’estero, che vedrà la luce nei prossimi mesi, destinato a far evolvere in modo ancora più significativo il nostro modo di fruire dei servizi digitali, mettendo a disposizione dei cittadini un “portafoglio digitale” di documenti, certificati e attributi.
  • Il lavoro del nostro Osservatorio per l’Intelligenza Artificiale, con cui abbiamo iniziato a mettere a punto dei progetti pilota per valutare i vantaggi e i rischi associati all’utilizzo delle tecnologie di IA nel settore pubblico, a condizione di mantenere le persone, con i loro diritti e i loro reali bisogni, al centro del paradigma.
  • I tavoli sul tema dei valori e della sostenibilità, che abbiamo aperto per tenere la nostra società sempre all’avanguardia nello svolgere il proprio ruolo di guida e riferimento rispetto alle future sfide legate alla trasformazione digitale del Paese.

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