UX Designer Omnibus 2/2

Cosa ti serve sapere per diventare un UX Designer, dalla formazione allo stipendio

Stefano Varalda Ribero
TIDE

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Non riesci a staccarti dalle piattaforme di e-commerce e non sai perché? Ma è ovvio, qualcuno dei suoi sviluppatori dev’essere un UX Designer molto competente, una guida sia per l’utente che per il suo staff. In questo articolo, proseguiremo l’analisi di questa professione nel dettaglio, continuando con:

5. Strumenti — 6. Ispirazioni — 7. Esplorazioni— 8. Collaborazioni— 9. Stipendi

Ti manca la prima parte della guida? Niente paura! In TIDE, le esperienze digitali abbondano (ma tutte ordinate, eh!)

5. Strumenti

Tanti i bisogni e le tipologie di UX Designer, ma ancor di più i software impiegati. Alcuni — come gli irriducibili Sketch, Figma, Adobe XD e il fumettoso Balsamiq sono condivisi con le colleghe e i colleghi UI Designer in fase di wireframing e A/B test. Altri invece — adibiti alla raccolta dati e analisi UX — sono più identitari del design di esperienze. Di cosa hai bisogno, quindi?

Seppur diverse per caratteristiche e scopi, ogni app viene costruita in tre momenti. “Design process”, by Egor Sokhan for QArea on Dribbble (urly.it/3f_rq)

Che strumenti di analisi usa, un UX Designer?

Tornare indietro, annullare… l’UX non è lineare come vorremmo. “Mobile Flowchart”, by Den Klenkov for Fireart Studio on Dribbble (urly.it/3f_rs)

Google Analytics: uno dei più utilizzati, può registrare il traffico utente e generare grafici e statistiche in tempo reale;

UXCam App Analytics: soluzione qualitativa, facile da usare e pensata per app mobili. Le sessioni sono condivisibili anche con chi è sprovvisto del software, tuttavia non consente di condurvi interviste;

Clicktale: registra valori come i movimenti del mouse, i tap sulle pagine o la percentuale di abbandono dei form;

UserTesting e Applause: ottimi per trovare tester idonei. Se con il primo è possibile parlare con gli utenti mentre interagiscono con il tuo lavoro, il secondo permette di contattare direttamente un esperto;

Overflow e Flowmapp: per la mappatura dei flussi. Dove il primo si integra con Sketch, Figma e XD, il secondo adotta uno stile wireframe a bassa fedeltà.

6. Ispirazioni

Professionisti e… Professori. Oggi infatti intendiamo presentarti dei veri e propri campioni nell’arte dell’insegnamento. In fondo, la vocazione di guida digitale ha reso loro naturale incentivare i novizi UX. Qualche nome non ti sarà nuovo, ma gli altri?

Da chi può prendere esempio un UX Designer?

Tutto sta in che indizi dai. “The Principles of Usability”, by Serena Vacas on Dribbble (urly.it/3fc2-)

Don Norman e Jakob Nielsen: impossibile non includerli, come lo sarebbe racchiudere qui la totalità dei loro curriculum. Se il primo — professore in psicologia ed ex vicepresidente di Apple — è da considerarsi quasi il padre dell’UX Design, il secondo — arcinoto per le sue euristiche — ha dedicato la sua vita e i suoi brevetti a una migliore usabilità della rete. A tal scopo hanno fondato una compagnia di ricerca e consulenza, il Nielsen Norman Group.

L’UX è, prima di tutto, sentire. “User Experience is…”, by Mariana Cavaleiro for Monday on Dribbble (urly.it/3f_s5)

Yael Levey: blogger accanita, dopo anni alla BBC e alla Cancer Research UK, ora ricopre la posizione di product design manager per Facebook;

Matteo di Pascale: giovane imprenditore nostrano (da noi intervistato!), esporta la sua personalissima visione attraverso il corso online gratuito UxBox Academy e l’editrice Sefirot, di cui è rispettivamente fondatore e co-fondatore.

7. Esplorazioni

Alle volte l’intuito non basta, non ci si può sempre affidare ai test e alle soluzioni apparentemente più semplici. Ma che pregresso ricercare?

A chi può rivolgersi, un UX Designer?

Visto che ne abbiamo accennato, cominciamo dai corsi di apprendimento. Dai flashosi — sia per estetica che per durata — video di Learn UX, alle più formali lezioni di Coursera, ce n’è per tutte le necessità e tasche. Ancora, esclusi i numerosi gruppi presenti su LinkedIn e Facebook, potresti sempre affidarti all’Interaction Design Foundation o all’UXMastery, anch’essi provvisti di corsi di alto livello. E se proprio non sai che pesci pigliare, potresti rivolgerti a una community di giovani divulgatori digitali di tua conoscenza…

“Come, niente libri?” Hai ragione, non possono mancare all’appello. Ecco qui una lista per tutti i gusti, fa’ con calma…

8. Collaborazioni

Dal momento che assisterai lo sviluppo del prodotto durante la sua prototipazione e gli aggiornamenti post-lancio, riflettere con i tuoi colleghi costituirà un momento centrale. Ma che tipo di dialogo avrete?

Niente unicorni o porcospini oggi; di loro parleremo meglio una prossima volta. “UI/UX”, by Thunder Rockets on Dribbble (urly.it/3f_s3)

Che relazioni ha un UX designer con i suoi colleghi?

Le CTA sono il punto d’incontro ideale fra UX e UI. “Pushy call-to-action”, by Cuberto on Dribbble (urly.it/3f9t2)

Ci riferiremo in questo caso al cosiddetto Generalista UX, che definisce l’esperienza da un feedback all’altro, ma senza specializzazioni di sorta. Non è raro che si occupi anche di progettazione visiva e altro, affacciandosi quindi anche a UI e CX Design.

UI Designer 🔑

Con le mani in pasta in wireframe e output concreti, il confronto con questa figura sarà inevitabile quanto fondamentale. Mente e braccio riuniti e spesso sovrapposti, al fine di rendere l’interfaccia esaustiva e piacevole. Partite dalla facilità di accesso (accessibility): non vorrai mica rendere subito ostica la navigazione, vero?

UX Researcher 🔬

Altro elemento inseparabile, è responsabile della ricerca del valore per il cliente. Insieme trasformerete le sue indagini qualitative e quantitative — come interviste e form — in informazioni incentrate su chi fruisce la pagina o l’app, traendone delle mappe per i bisogni da soddisfare, o delle personas;

UX Manager 👜

Responsabile dei membri appena elencati, ragiona sulla loro crescita professionale e le loro possibilità di business. Talvolta, in qualità di stratega UX, si occupa di come UX e CX Design organizzino i team aziendali.

9. Stipendi

Business? Quindi si porta anche qualcosa a casa? Ma certo, parliamone.

Quanto guadagna uno UX Designer?

A quanto pare, negli USA i compensi sono quantomeno generosi. A ogni modo in Italia, secondo le valutazioni delle piattaforme Crebs e UX Designer Salaries, i range medi di retribuzione, lordi su base annua rispetto al 2021, si attestano sui:

  • 24.000–29.000€ per una figura Junior (1–2 anni di esperienza), e a volte anche più di 30 mila;
  • 34.000–41.000€ per una figura Mid (3–4 anni di esperienza);
  • 42.000–56.000€ per una figura Senior (più di 5 anni), ma raramente oltre i 44 mila.

Conclusioni

Abbiamo dimenticato qualche must-follow? Scriviceli nei commenti! D’altronde, sono molte le nicchie che si espandono, quindi aspettati altri approfondimenti in campo UX. La prossima volta, esploreremo un’altra professione, che troviamo essere un bel punto a quanto detto anche nelle puntate precedenti. Hai già capito a quale ci riferiamo?

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Stefano Varalda Ribero
TIDE
Writer for

Storyteller & Graphic Designer || Content specialist and Writer @TIDE || Versatile, creative, punctilious