Foresight Mindset: mentalità orientata al futuro

di Roby Parissi

Partiamo da una considerazione semplice ma essenziale: momenti storici che si caratterizzano per alta discontinuità rispetto ai tempi precedenti richiedono disposizioni mentali differenti.
Non solo pandemia e guerra. Ma anche la trasposizione sul piano digitale di linguaggi analogici, la commistione tra AI e intelligenze umane, la sovrapposizione tra dinamiche globali e locali. Queste sono solo alcune delle driving forces che richiedono con urgenza un aggiornamento delle nostre lenti cognitive.

In tale cornice, l’aumento vertiginoso di complessità e incertezza ha reso i mindset tradizionali “obsoleti” e la loro applicazione un fattore di rischio per il decision-making.

Parlare di obsolescenza non è questione di moda ma epistemologia: i mindset sono strutture di conoscenza plasmate sulla base dall’esperienza passata che impattano i modi di percepire, pensare e attribuire di cui facciamo uso nel presente.
Sono forme di memoria vivente che, nelle fasi storiche ricche di trasformazioni radicali, producono bias ossia credenze che portano a giudizi-valutazioni erronei in modo automatico e inconsapevole. Ergo, la necessità di un cambiamento di mentalità.

Il Foresight Mindset è un insieme di atteggiamenti mentali, lenti cognitive e schemi di credenze per la gestione delle transizioni. È un mindset che nasce appositamente per supportare processi di decision-making trasformativi nei momenti in cui la discontinuità impedisce di applicare al domani ciò che vi era ieri.

Messo a confronto per esempio con il celebre “growth mindset” (Carol Dweck, 2007), il Foresight Mindset ne ingloba le qualità e al contempo se ne distingue per tre specifiche dimensioni:

1- uso strategico della temporalità: il futuro viene concepito come lente cognitiva e si utilizzano ottiche temporali di medio-lungo termine come dispositivi strumentali per cogliere le possibilità inedite del presente

2- finalità trasformative: nel Foresight Mindset si promuove l’assunzione di prospettive osservative divergenti con l’esplicito obiettivo di innescare processi di cambiamento

3- gestione strumentale della complessità: mentre nei mindset tradizionali l’informazione ambigua e incompleta è considerata limite, nel Foresight Mindset la complessità e l’incertezza sono risorse per il processo decisionale

“Non scrivere mai di un posto finché non sei lontano da esso, perché ciò ti dà una prospettiva”, diceva Ernest Hemingway. Parafrasando la citazione nel terreno del Futures & Foresight, affermiamo che non è possibile acquisire una lettura consapevole delle possibilità del presente se non lo osserviamo con gli occhi del futuro.

La costruzione di politiche d’impatto e strategie di innovazione necessita anzitutto di una preliminare ristrutturazione cognitiva che ci insegni a vedere “l’inevitabile” come “uno dei possibili”.

La formazione di un Foresight Mindset assolve almeno una duplice funzione.
La prima, di metterci in guardia dai bias che quotidianamente disorientano le nostre strategie di sviluppo, promuovendo la consapevolezza degli strumenti cognitivi disponibili nella nostra “cassetta degli attrezzi”.
La seconda, di dotarci delle competenze necessarie alla trasformazione dei limiti posti dalle sfide contemporanee (incertezza e complessità) in risorse a servizio dell’innovazione e del cambiamento.

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