Pina Russo
Educare il cane
Published in
5 min readDec 9, 2018

--

Insegnare ai cani a comportarsi bene durante i pasti è fondamentale per salvarsi le cene!

Troppo spesso capita che Peppa si agiti al momento del pasto fino a quando non riceve la sua pappa, e che Gaia si appoggi con la testa sulla mia gamba mentre sono a tavola, per cui ho deciso che è arrivata l’ora di insegnare ai cani ad essere più “educati” nel loro rapporto col cibo, sia che si tratti del loro pasto che del mio.

Come insegnare ai cani a non rubare cibo dal tavolo

Ho capito che è necessario intervenire anche perché è capitato un paio di volte che io mi sia allontanata mentre era rimasto ancora qualcosa da mangiare sul tavolo (tipo un tozzo di pane o una fetta biscottata della colazione) e che, se sufficientemente a portata di zampa, Gaia l’abbia sgraffignato.

Inizialmente ho creduto che Gaia volesse farmi un dispetto, ma ovviamente sbagliavo!

Per quanto il cane sia un animale intelligente, il “dispetto” non rientra tra le sue modalità comportamentali (troppo umana come condotta).

Le motivazioni sono altre: tante e diverse.

Potrebbe non avere un’alimentazione adeguata, avere sempre fame per un problema legato al metabolismo, potrebbe essere nervoso (perché ad esempio lasciato solo in casa).

Per cercare di capire le motivazioni effettive, bisogna adottare il punto di vista dei cani.

Peppa e Gaia non sono delle tipe che difendono il cibo ringhiando.

Piuttosto capita a volte che Peppa finisca di mangiare prima di Gaia e le si piazzi immediatamente dietro.

Gaia una volta finito si allontana, e se lascia delle crocchette, Peppa cerca di papparsele (anche se io glielo impedisco perché ha la tendenza ad ingrassare).

Gaia allontanandosi dal cibo comunica “ho finito, puoi avvicinarti alla mia ciotola” e Peppa, se io non la fermassi, finirebbe le crocchette.

Ora, riportando questa situazione all’ambito umano, il fatto che Gaia rubi il cibo da tavola (anche se ad onor del vero è successo giusto due volte) non equivale ad una mancanza di rispetto, ad un dispetto, o ad una sfida, ma, dal suo punto di vista, ad un comportamento lecito e normale.

Diverso il caso in cui ci venga sottratto il cibo dalle mani, dalla bocca o dal piatto mentre stai mangiando: allora sì che si può ritenere una mancanza di rispetto, e conviene contattare un educatore cinofilo, perché difficilmente riuscirai a correggere la condotta da sola.

Cosa fare per evitare che il cibo venga rubato dalla tavola?

Sicuramente non adoperare mezzi violenti, coercitivi, oppure che minino l’autostima di Fido oppure si ancorino a sue paure o difficoltà: per esempio, la mia Gaia è spaventata dai rumori, per cui non ricorrerei mai a suoni improvvisi come deterrente.

Piuttosto, visto che scarto l’ipotesi di una dieta sbilanciata, sono due le cose che posso fare:

  • togliere il cibo alla sua portata (per fortuna si tratta di un cane piccolino e non è difficile… un po’ più complesso sarebbe se parlassi di un alano!)
  • limitare l’accesso alla sala da pranzo o alla cucina (magari con l’aiuto di un educatore): questo rimanda un chiaro segnale che non si desidera che il cane si avvicini al cibo (qualche settimana potrebbe anche essere sufficiente a dissuaderlo).

Insegnare al cane a non elemosinare il cibo

A onor del vero ti confesso che con Gaia la colpa è stata mia.

Quando a 8 mesi l’ho presa con me, era abituata a restare lontana dal tavolo all’ora dei pasti.

Chiamala oggi, lasciala avvicinare domani, offrile qualcosa dopodomani, è chiaro che adesso si appropinqui senza permesso e appoggi pure la testolina sulla mia gamba elemosinando qualcosa che le piace, oppure mi tocchi col musetto.

Peppa “si limita” a starmi a pochi centimetri, senza toccarmi, ma battendo le unghiette sul pavimento a mo’ di richiamo.

Ovviamente ogni giorno mi maledico per essere stata così permissiva con loro, pur sapendo che, al di là della questione educativa, ci sono un miliardo di buoni motivi per non dare cibo a tavola ai cani:

  1. i nostri alimenti sono troppo conditi e spesso difficilmente digeribili per Fido
  2. la presenza di ospiti a cena potrebbe essere imbarazzante, perché i cani non sanno distinguere, e quindi si avvicinerebbero anche in quel frangente
  3. concedendogli ciò che chiede, stiamo rispondendo ad un suo comando, e lo stiamo facendo magari nel momento in cui lo fa con più insistenza: gli stiamo insegnando che abbaiare più forte, appoggiarsi più a lungo, spingere, sono condotte che gli permettono di ottenere ciò che vuole!

Allora, come fare?

Se la cosa non ti arreca fastidio, niente!

Però dovrai tollerare il comportamento SEMPRE, anche alla presenza di ospiti…

In caso contrario la migliore strategia è la NONCURANZA.

Se sarai costante e coerente, se saprai resistere all’insistenza, potrai riuscire anche con un cane adulto (è chiaro che con un cucciolo è meglio, e più semplice).

Se ti dovesse toccare con una zampa, spostategliela senza guardarlo e senza parlargli; evita contatti di qualsiasi tipo; esigi che tutti i componenti della famiglia seguano le medesime regole.

Non esistono eccezioni del tipo: “è Natale”, “siamo in vacanza”, “oggi è rimasto solo a lungo”.

Né importa che tu gli dia un solo pezzetto di pane o una bistecca intera.

Il messaggio che bisogna trasmettere è “Da tavola non arriva mai nulla”.

Fido smetterà non appena avrà capito (e avverrà in tempi brevi).

Con Peppa che, come ti ho detto, si agita come in preda al morso della tarantola ogni volta che mi accingo a prepararle il pranzo, mi è stato suggerito di:

  • utilizzare il comando “aspetta”, affinché attenda fuori dalla stanza
  • adoperare il comando “siedi” e “aspetta” mentre posiziono la ciotola sul pavimento

alzarmi e aspettare qualche secondo prima di darle il permesso col comando “vai” oppure “pappa”.

Insegnare ai cani a non esigere il cibo, a non elemosinarlo, a non rubarlo, non è di per sé complesso, basandosi in definitiva sull’indifferenza alle richieste, ma capisco bene che possa essere difficile nel momento in cui questa condotta viene caricata di valenze emotive negative, tra l’altro del tutto false (del tipo: se non accontento i desideri del mio cane non gli voglio bene abbastanza, o non sono una buona padrona).

Potrebbero interessarti anche:

--

--