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Game Techniques: cosa sono e come applicarle al tuo contesto personale o aziendale

La costruzione di un progetto è come giocare con i Lego. Sono solo pezzi da montare. Ma la qualità della costruzione è una questione di gusto, tecnica e consapevolezza

L’Architetto della Mente
M.A.D. Gazette

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Le Game Techniques sono tecniche e strategie standard che possono essere usate per implementare la Gamification all’interno di un ambiente relazionale, qualunque esso sia.

Entriamo in contatto con queste tecniche ogni giorno, sui social media, quando partecipiamo ad una raccolta punti nel negozio vicino casa, quando partecipiamo all’ice bucket challenge.

Le Game Techniques sono strumenti molto efficaci e soprattutto semplici da applicare, per quanto sia necessario ragionare sempre come un Game Designer, e possono fornire dunque risultati immediati in qualunque progetto.

Di Game Technique ne esistono decine e decine e non basterebbe un libro per spiegarle tutte in dettaglio ma intanto, in questo articolo ti mostrerò come applicarle in diversi contesti e ti proporrò strategie da usare subito.

Restiamo in contatto, scopri i Social della MAD Gazette

Game Techniques nei Social

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I Social Network sono uno dei contesti in cui è più facile applicare la Gamification, perché per aumentare l’engagement di un social occorre lavorare sulla relazione con l’utente, ovvero l’obiettivo principale di questa strategia.

Una delle più usate è sicuramente quella del Give Away, con cui si regala qualcosa in cambio di determinate azioni (come taggare altre persone, essere citati nelle stories etc).
Questa tecnica è di un’efficacia disarmante, per quanto andrebbe usata in accordo con un notaio (cosa che non fa quasi nessuno), e può aumentare i follower e generare un grande engagement.

Tuttavia è possibile “giocare” in altri modi insieme ai propri utenti, combinando diverse tecniche, ad esempio:

  1. Torture Breaks+Countdown+PBL: la prima è la tecnica usata soprattutto dai giochi per smartphone, per cui occorre aspettare del tempo prima di poter compiere di nuovo un’azione. Puoi applicare questa tecnica spingendo le persone a partecipare ad un Quiz e usare poi un Countdown per conoscere la risposta o i vincitori.
    Per renderla ancora più coinvolgente possiamo poi aggiungere le tre tecniche base della Gamification: il PBL, ovvero Points; Badges and Leaderboards.
    Ad esempio, possiamo assegnare dei punti per le risposte corrette e mostrare una Classifica settimanale dei tuoi utenti.
    Potresti quindi creare diversi premi in base ai punti ottenuti, come sconti sui tuoi servizi, l’accesso a contenuti eclusivi, l’ingresso nella tua lista di amici intimi su Instagram o in una community su Facebook e così via.
  2. Password segreta: Potresti inserire una Password per accedere ad uno sconto o per poter prenotare un posto ad un webinar.
    Ma come ottenerla?
    Beh, potresti legarla ad un post Facebook (o meglio ancora, una serie di post), dove è necessario rispondere ad un quiz ed in caso di risposta corretta si accede ad un chatbot con dentro la soluzione.
    Oppure, per continuare il gioco, si potrebbe sfruttare la strategia soap opera marketing per costruire una narrazione con il tuo bot per portare un utente a “tornare” al suo interno per più tempo, così da ottenere pezzi della password con ogni messaggio.
    I ragazzi di Project Fun stanno usando questa strategia con il loro Messenger Bot per relazionarsi con i propri utenti ed è davvero un modo originale di farlo!
  3. Social Treasure: permetti agli utenti di fare un regalo ad amici e famigliari con il tuo prodotto o servizio.
    E’ un modo molto bello di generare coinvolgimento, perché attiva il core drive dell’Epic Meaning, uno dei più forti della Gamification.
    Questa strategia è stata usata dal team di Learnn dopo il lancio della loro piattaforma per permettere agli utenti di continuare a supportare il progetto (trasformando in questo modo gli utenti in eroi tramite una fortissima social currency e aumentando il guadagno)

Queste 3 strategie possono essere applicate subito.
Perché non provi?

Per approfondire: Social Media Gaming: Gamificazione nei Social Media

Gamification in Azienda: quali tecniche puoi usare?

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La Gamification si sta diffondendo sempre di più all’interno del mondo aziendale, perché permette di aumentare il coinvolgimento dei dipendenti nel proprio lavoro, di profilarli in modo più efficiente in fase di recruiting, o di ottimizzare le relazioni in un team.

  • Ad esempio, è possibile inserire delle sfide per valutare le competenze tecniche e le soft skills di possibili nuovi dipendenti, come fatto da Google in questo caso.
    Questo approccio permette di filtrare in modo più efficiente gli interessati, con un notevole risparmio di tempo ed economico.
    Per riuscire occorre definire chiaramente che tipo di profilo stai cercando (o tipo di giocatore, per usare una terminologia da gamification) e poi costruire un cerchio magico personalizzato
  • E’ possibile ottimizzare le fasi brainstorming trasformando la produzione e raccolta di idee in un gioco, che stimolerà le motivazioni ancestrali dei presenti (o core drives) con risultati insospettabili.
    Utilizzando ad esempio un limite temporale per gli incontri, applicando premi e punizioni riguardo numero e tipo di idee proposte ed utilizzando lo Storytelling per creare un contesto stimolante
  • La Gamification si rivela utilissima nella formazione dei dipendenti, perché permette di integrare le competenze da acquisire con le normali attività lavorative.
    E’ possibile creare una formazione continua, costante, che non risulterà pesante o noiosa per chi la vive e che sarà strutturata in modo tanto più personalizzata quanto migliore sarà la profilazione del profilo dei dipendenti

I campi di applicazione possibile sono tantissimi ed il vantaggio è che la Gamification può essere integrata con qualunque altra strategia utilizzata, come il Kaizen o un approccio Agile.

Perché dovresti considerare la Gamification per la tua azienda o startup?

L’investimento in questo campo sta crescendo tantissimo perché è finito il tempo di chiedersi se la Gamificazione funziona: ora bisogna solo chiedersi come contestualizzarla al tuo caso specifico.

L’errore comune è pensare che le tecniche di cui parlo in questo articolo vadano bene sempre e per tutti, il che è vero, ma solo a patto di comprendere che ogni caso è unico e richiede:

  1. Un’analisi precisa dello stato dell’azienda e degli obiettivi che si vogliono raggiungere con questa strategia
  2. Analisi degli utenti che si vogliono includere nel “gioco” ed individuazione delle meccaniche, delle componenti e delle tecniche che si useranno
  3. Raccolta dati ed ottimizzazione dell’intero processo, dalla Lead alla Retention

Questa è una semplificazione del lavoro che si svolge durante una collaborazione con un consulente per la Gamification, che assomiglia tantissimo alla costruzione di un videogioco.

E’ un lavoro che richiede molte capacità e non può essere svolto in modo superficiale.
Il rischio è di applicare strategie non contestualizzate, che non danno risultati.

Ma se pensi di voler scommettere su questa strategia, parliamone sul serio.

Game Techniques nella Formazione

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Se è vero che la Gamification permette di stimolare la motivazione degli utenti e far ottenere loro più risultati, perché non usarla dove serve di più: nella Formazione?

In giro per il mondo iniziano ad essere tante le realtà che applicano la Gamification in ambito scolastico, con risultati incredibili.

Soprattutto in questo periodo di digitalizzazione forzata e con la DaD che sarà sempre più necessaria, bisogna capire che la caratteristica che serve di più è solo una: la capacità di autodisciplinarsi.

C’è una differenza enorme tra l’essere obbligati a stare in una classe con un professore (che rimane comunque un sistema decisamente inefficace per gestire la formazione) e il doversi gestire in autonomia.

Nel suo “Reality is Broken” Jane McGonigal dice che una delle 4 caratteristiche di un gioco è la volontarietà da parte del giocatore.

L’errore più grande di qualunque sistema scolastico al mondo è non tenere conto di un fattore decisivo: essere obbligati a fare qualcosa è una rottura.

Ma la Gamification è in grado di trasformare qualunque attività in una scelta, hackerando le resistenze delle persone.

Con una cliente abbiamo ad esempio applicato i PAV (una tecnica di memoria) per migliorare le sue capacità di apprendimento in occasione di un concorso.
Mi ha poi raccontato di averle applicate in classe per stimolare i suoi allievi, sfidandoli a creare le immagini ed i ricordi più assurdi (elemento essenziale di questa tecnica) e per un’intera ora di lezione ha potuto generare un coinvolgimento totale.

Ci sono diverse tecniche che possono essere usate in un contesto formativo o una scuola:

  1. La profilazione degli utenti: ogni allievo è diverso, e richiede un approccio personalizzato. Occorre dunque scoprire le loro caratteristiche così da costruire compiti e task che ne valorizzino i punti di forza e risolvano le debolezze
  2. La creazione di un account: costruire un’identità da giocatore permetterà agli allievi di sentirsi coinvolti ad un livello molto profondo. Scegliere un Nickname, un ventaglio di abilità da rinforzare, costruire una narrazione che sia nelle mani degli allievi trasformeranno un qualunque percorso in una vera e propria avventura.
    E chi non vorrebbe vivere una straordinaria avventura fino in fondo?
    In Quest Learn hanno ottenuto risultati mica male!
  3. Il Master ed i Team: i giochi di ruolo da tavola sono tra i più apprezzati al mondo, e si basano su alcune caratteristiche valide per tutti: la presenza di un Master che crea e racconta una storia, dei giocatori che interpretano i personaggi di questa storia.
    Immagina se all’inizio dell’anno scolastico l’insegnante iniziasse a raccontare una storia, e gli allievi dovessero collaborare tra loro sulla base del proprio profilo di giocatore?
    Potrebbero esserci sfide da affrontare (ovvero compiti in classe e test), ricerche in terre lontane alla ricerca di tesori e misteri (progetti di gruppo), missioni secondarie per ottenere più punti per sé e per il team (compiti opzionali).

Non so te, ma io mi sarei divertito molto di più a scuola così!

Questo approccio (e di tecniche, ti ripeto, ne esistono a decine) può valorizzare qualunque contesto formativo, anche aziendale.

Game Techniques per la Crescita personale

Nel mio lavoro di Coach ho sperimentato moltissimo la Gamification in ambito personale, per gestire priorità, evitare la procrastinazione e la precrastinazione.

Dopotutto questa strategia funziona in qualunque contesto ci sia una relazione, dunque funziona anche nella relazione con se stessi.

Nello specifico ho sviluppato un tool chiamato “Diario di Viaggio” che somministro ai miei clienti durante le sessioni di coaching e permette loro di sviluppare autoconsavolezza riguardo punti di forza e attitudini, migliorare il decision making e costruire obiettivi S.M.A.R.T.

E’ un tool semplice, costruito come fosse la scheda di un gioco di ruolo, con missioni da individuare, la scelta di premi e punizioni, le vite che si possono perdere se si sbaglia e la costruzione di un team.

Versione customizzata del Diario di Viaggio che ho realizzato per evitare la MIA procrastinazione.

I vantaggi sono incredibili, perché con questo tool i miei clienti imparano a conoscersi:

  • Scoprono cosa li stimola di più, la paura di perdere o il desiderio di vincere
  • Se sono più giocatori solitari o preferiscono far parte di un team
  • Se hanno bisogno di regole chiare o di libertà d’azione

Tutto questo viene appreso all’interno di un percorso che insegna due caratteristiche importanti: la Disciplina per continuare a percorrere la propria strada, e la consapevolezza che sia necessario impiegare del tempo per imparare una nuova competenza.

Se vuoi approfondire puoi dare un’occhiata qui.

Conclusione

Le Game Techniques sono l’applicazione più concreta della Gamification e come hai letto è possibile usarle in tanti contesti diversi.

Ma il punto è che queste tecniche funzionano ovunque ci siano esseri umani.
Perché il bello della Gamification è il suo essere democratica: non gli interessa chi sei.
Ma può sicuramente farti ottenere qualunque cosa tu voglia.

Ed è qui che viene la grande domanda, quella che spesso pongo ai miei clienti e che può richiedere tempo (e spesso dolore) per riuscire a porla.
Tu che cosa vuoi?

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Hai un progetto che pensi possa trarre beneficio dalla Gamification?
Ti do un consiglio: parliamone assieme, senza impegno.
Queste tecniche sono utili, ma solo se contestualizzate bene.
Puoi trovarmi su linkedin, scrivimi un messaggio e facciamoci una chiacchierata.

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L’Architetto della Mente
M.A.D. Gazette

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