La mia opinione sul Garmin Vivoactive 3 con la recensione completa

Antonio De Carlo
Orologi da Montagna
8 min readNov 27, 2017

Utilizzo il Garmin Vivoactive 3 da poco più di un mese, ha molte virtù e qualche difetto di gioventù e non voglio trascurare né i pro né i contro di questa versione aggiornata di Vivoactive HR.

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Corro da sempre, alterno la corsa alla palestra ed al nuoto, ma il running resta la mia vera passione. Mi serviva uno sportwatch GPS con sensore cardio avanzato che fosse anche un buon fitness tracker e si abbinasse al mio Huawei Mate 9.

Non mi sono pentito, anzi: mi aspettovo soltanto il produttore Garmin migliorasse il firmware (giunto alla versione 2.60) e che quindi mi consenta, prossimamente, di sincronizzare le attività con Garmin Connect più rapidamente.

Display, GPS, sensore cardio e autonomia mi hanno dato i risultati sperati ed è questo ciò che analizzerò in questa mia recensione.

Garmin Vivoactive 3 Smartwatch con GPS, Gunmetal

  • Profili precaricati, cardio al polso e pagamento contactless (GarminPay ready)
  • Schermo touch a colori ad alta risoluzione e visibile anche in pieno sole
  • I profili sport includono yoga, cardio, palestra, corsa e nuoto

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Design e Struttura

Mentre il predecessore Vivoactive HR ha una forma squadrata, il Vivoactive 3 dalla forma rotonda ha un design più tradizionale, simile a quello di un orologio analogico.

La cassa di forma circolare è realizzata in acciaio INOX e polimero rinforzato in fibra, mentre il cinturino è in silicone. Il design è ambidestro: il cinturino può essere rimosso ed invertito ruotando l’interfaccia per consentire di indossare l’orologio al polso destro o sinistro, a scelta.

L’orologio è leggero (pesa 43 grammi) e misura 43,4×43,4×11,7 mm. Il Garmin Vivoactive 3 ha un solo pulsante posizionato sul lato destro per visualizzare il menu dei controlli.

La ghiera in acciaio inossidabile facilita l’interazione con le schermate grazie al supporto del Side Swipe, lo slider capacitivo al lato opposto del pulsante che mi permette di scorrere le pagine e navigare nei menu senza touchscreen.

E’ impermeabile fino ad una profondità di circa 50 metri (resiste fino a 5 ATM), quindi posso usarlo per il nuoto ma non supporta gli algoritmi per lo swimming all’aperto. Opera a temperature comprese tra –20 °C e +50 °C.

Pur essendo relativamente piccolo, è davvero ben equipaggiato: GPS, NFC, supporto per il GLONASS, diversi sensori (altimetro barometrico, bussola elettronica, accelerometro, giroscopio, altimetro, termometro, sensore di frequenza cardiaca).

Display

Il display da 1.2 pollici a colori touchscreen, un Full HD Garmin Chroma, è incastonato in una ghiera: da un lato c’è un tasto per tornare alla schermata principale, dall’altro una superficie touch che mi permette di spostarmi tra i menu.

Il vetro è in Gorilla Glass 3 molto robusto, ha una risoluzione di 240x240 pixel ed assicura una buona visibilità in qualsiasi condizione sia alla luce, soprattutto all’aperto, che al buio, grazie alla retroilluminazione.

Resta sempre acceso ma non è luminosissimo, probabilmente per un occhio di riguardo all’autonomia.

Ho preso l’abitudine di usare il blocco tasti per evitare di premere inavvertitamente su display, tasto e side swipe. E’ un’operazione un po’ antipatica ma, col tempo, ci ho fatto l’abitudine.

Sensore cardio e GPS

Per questo Garmin Vivoactive 3 il produttore ha voluto usare, fortunatamente, il nuovo sensore cardio ottico Garmin Elevate 2017: è avanzato, sottile, permette una gestione della batteria migliore ed un campionamento a 1–2 secondi. Il sensore cardio mi permette di rilevare il battito cardiaco direttamente dal polso, senza usare una fascia toracica (che, personalmente, non sopporto).

La frequenza cardiaca rilevata insieme ad altri dati permette all’orologio di misurare le calorie bruciate. So che, per misurare in modo accurato il battito cardiaco, bisogna indossare lo sportwatch qualche cm più in basso dell’osso del polso, all’americana (come si dice).

E’ quello che faccio e lo stringo al massimo attorno al polso per ottenere un rilevamento davvero preciso. Monitora 24 ore su 24 e misura la FCR (frequenza cardiaca a riposo), la più bassa durante il giorno (escludendo il sonno), utile per calcolare l’indice di stress.

Non ci faccio caso, non mi interessa questo tipo di rilevazione, quindi non so dire se funziona o meno. Quello che posso dire è che il rilevamento del cardiofrequenzimetro è ottimo.

Il GPS si attiva automaticamente quando inizio l’attività outdoor. E’ sincronizzato con l’app Garmin Connect che scarica automaticamente la posizione dei satelliti: si collega rapidamente, in meno di 30 secondi. L’orologio supporta il sistema satellitare russo GLONASS.

Funzioni

L’orologio offre molti profili sport pre-impostati outdoor e indoor, una ventina di attività sportive diverse, tra cui corsa, ciclismo, nuoto, golf, yoga, crossfit, ellittica e step. Per ogni attività, vengono monitorati i parametri più importanti.

La tecnologia Move IQ rende questo sportwatch capace di rilevare automaticamente il tipo di attività, quindi non devo configurarlo o avviare una nuova sessione se passo da un’attività all’altra.

Registra i parametri di base come numero di passi, piani saliti, distanza percorsa e calorie bruciate ma anche la qualità del sonno notturno e il livello di stress (parametro HRV).

I dati del battito cardiaco vengono sfruttati anche per stimare il VO2 max, cioè il massimo consumo di ossigeno possibile durante uno sforzo fisico. Fitness Age misura, invece, l’età fitness: se l’età fisica rilevata è bassa rispetto a quella reale, vuol dire che la condizione fisica è buona. Il dato viene ottenuto ombinando il valore VO2 max con la preparazione fitness.

Il sensore di temperatura è impreciso e l’altimetro non è particolarmente preciso con l’auto-taratura: quando mi serve, decido di tararlo manualmente.

A differenza del Vivoactive HR, il Garmin Vivoactive 3 è personalizzabile al massimo, talmente configurabile che si può creare un piano di allenamento fatto su misura considerando obiettivi come tempo, distanza, frequenza cardiaca e calorie.

Offre un widget per controllare la riproduzione musicale sul telefono ma non è presente una memoria interna per scaricare direttamente sul dispositivo brani musicali ed ascoltarti con auricolari Bluetooth. Per sentire musica, devo sempre avere lo smartphone con me.

La funzione Side Swipe è molto utile: si trova sul lato sinistro e mi permette di navigare facilmente tra le voci di menu, schermate dati e widget. Posso scorrere i widget se posiziono un dito sul lato superiore per visualizzare le varie schermate di dati.

Con la funzionalità HR Broadcast posso estendere la rilevazione cardio ad altri dispositivi GPS compatibili come se indossassi una fascia cardiaca.

Garmin Pay

L’orologio Garmin Vivoactive 3 ha il chip NFC per i pagamenti contactless con Garmin Pay ma non ho comprato l’orologio per usare questa particolare funzione. Oltretutto, per ora, in Italia neanche funziona, è inutilizzabile.

Teoricamente, dovrebbe consentirmi di pagare tramite carte di credito e debito VISA e Mastercard, senza tirare fuori il portafoglio (come succede con Apple Pay) ma, al momento, questo ‘lusso’ non è supportato nel nostro Paese. Il servizio dovrebbe arrivare in Europa entro il 2018, non si sa bene quando ma io non ho alcuna fretta.

Interfaccia e software

Nonostante il manuale striminzito che ho trovato nella confezione, considero l’interfaccia chiara e intuitiva.

I dati registrati sull’orologio li sincronizzo facilmente con l’app Garmin (per iOS, Android e Windows 10 Mobile): l’app fa bene il suo lavoro sul telefono anche se alcune volte risulta un po’ lenta.

Con la piattaforma Garmin Mobile posso configurare gli obiettivi da raggiungere e partecipare alle sfide della community.

Posso accedere al negozio Connect IQ per scaricare applicazioni aggiuntive, campi dati e quadranti e sfruttare anche la comoda funzione Trova il mio telefono se non ricordo dove l’ho messo.

Abbinamento con lo smartphone

Lo sportwatch Vivoactive 3 è anche smartwatch: ha il supporto per le notifiche ed è possibile rispondere alle chiamate, ai messaggi ed agli aggiornamenti dai social media. Questa è una funzione che il Vivoactive HR non ha.

Abbino l’orologio allo smartphone via Bluetooth Smart nell’App Garmin Connect Mobile per trasferire automaticamente tutti i dati. Posso, quindi, esaminare l’andamento dei risultati, condividerli sui social e ricevere consigli per raggiungere obiettivi.

L’orologio emette una vibrazione, quando riceve notifiche dallo smartphone e mostra il contenuto di chiamate, SMS, notifiche e-mail e WhatsApp. Il problema è che il suono emesso dalla vibrazione è impercettibile. Posso affidarmi solo alla vibrazione. Un vero peccato.

Trovo molto comoda la funzione LiveTrack: va attivata dall’app Garmin Connect Mobile sullo smartphone. Non devo far altro che selezionare gli indirizzi e-mail delle persone da invitare. Aprendo l’e-mail da me inviata, i destinatari possono seguire il mio percorso completo di dati come distanza, tempo trascorso, velocità, il tutto in tempo reale; inoltre possono farlo da telefono o da PC.

Autonomia e ricarica

Prima di acquistare questo orologio, ho voluto controllare bene i dati dichiarati dal produttore in merito alla durata della batteria.

Ho letto:

“Autonomia fino a 7 giorni (in modalità smartwatch) e di 13 ore (con GPS attivo)”. Né più né meno come il Vivoactive HR, ho pensato.

Appena l’ho ricevuto, ho voluto verificare subito. Tra palestra e corsa, mantenendo il GPS attivo, mi dura 9 ore circa. Non sarà il tempo dichiarato da Garmin, ma l’autonomia è soddisfacente.

In modalità smartwatch (con il mio Huawei Mate 9) consuma il 12% di batteria ogni 15 ore circa (con GPS disattivato). Buono ma, ora, direi che è ottimo: ho eseguito un paio di reset tenendo premuto il tasto laterale per 15–20 secondi e l’autonomia è nettamente migliorata.

Il Vivoactive 3 ha in dotazione un cavo reversibile che serve sia per la connessione al PC sia per esportare le attività registrate. Ricarico l’orologio in poco più di un’ora collegandolo al computer. Durante la ricarica, posso usare il dispositivo (ad esempio, per registrare una traccia), ma non posso indossarlo perché il cavo va inserito in verticale sul retro.

Pro

  • Display touchscreen a colori luminoso, leggibile anche alla luce del sole
  • Sottile e molto leggero, vestibilità perfetta
  • Design bello ed intelligente (indossabile sul polso destro e sinistro)
  • Ottimo fitness tracker
  • Interfaccia intuitiva e completa
  • Side Swipe
  • Sensore cardio stupefacente
  • Ottimo segnale GPS
  • Supporta accessori ANT+ e Bluetooth Smart.
  • Piani di allenamento avanzati e personalizzabili
  • Estendibile tramite piattaforma Connect IQ.
  • Garmin Pay (in attesa per il 2018)
  • Autonomia buona

Contro

  • Altimetro impreciso
  • La vibrazione che segnala le notifiche emette un suono debole, impercettibile
  • Firmware da migliorare
  • Sensore di temperatura inutile
  • Sincronizzazione delle attività con Garmin Connect lenta
  • Assenza di modalità multisport per triatleti
  • Manca una memoria interna per scaricare musica

I concorrenti di Garmin Vivoactive 3

Il rivale più diretto del Vivoactive 3 è il modello Suunto Spartan Trainer, ma sono anche altri i concorrenti da listare:

  • Garmin Fenix 3
  • Garmin Forerunner 235

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Antonio De Carlo
Orologi da Montagna

Sono un amante della tecnologia e adoro recensire i prodotti che acquisto con una mia opinione personale.