La mia opinione sul TomTom Runner 3 con la recensione completa

Antonio De Carlo
Orologi da Montagna
6 min readDec 7, 2017

Gli orologi multisport sono veramente tantissimi e l’offerta così ampia rende veramente complicato scegliere. Personalmente provenivo già dal TomTom Runner 2: a convincermi l’ottimo nome dell’azienda olandese sul piano dei GPS che rappresenta una garanzia e, devo dire, una garanzia che il Runner 2 non ha assolutamente disatteso.

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Dopo che mio figlio ha passato settimane a “rubare” il mio Runner ad ogni occasione buona, non appena è uscito il Runner 3 ho colto la palla al balzo e ho deciso di acquistare l’ultimo modello di TomTom, ed ho regalato il 2 a mio figlio.

Che dire, provenendo già da un ottimo modello mi aspettavo di avere tra le mani un ottimo prodotto. Non sono state molte le modifiche per il nuovo Runner, potrei parlare più di un semplice refresh. L’aggiunta di una bussola magnetica e la modalità percorsi, però, sono state una novità da me decisamente apprezzata.

La versione che ho scelto è la “Music + Cardio che comprende, oltre alle funzioni base del GPS, anche il cardiofrequenzimetro e la musica. Con il 2, infatti, avevo preso la versione solo “Music”, ma devo dire che me ne sono pentito, perché controllare i battiti in effetti è una funzione di cui ho sentito l’esigenza.

Per questa ragione, come si dice “errare è umano, ma perseverare diabolico”, ho deciso di non reiterare nel mio errore ed ho preso la versione completa, anche perché la differenza di prezzo è veramente minima.

Detto questo, andiamo insieme a vedere la mia esperienza con la nuova generazione del Runner di TomTom.

TomTom Runner 3 Orologio GPS

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Design, struttura e display

Il design risulta un po’ più compatto rispetto al precedente modello, anche se la differenza non si nota eccessivamente al polso. Si tratta di uno sportwatch che risulta comodo, leggero e, cosa più importante, durante la corsa non diventa un oggetto estraneo.

Sotto il profilo estetico i gusti sono soggettivi, ma devo dire che a me piace parecchio, perché ha un look che non passa inosservato.

Questo nuovo modello calza alla perfezione con i cinturini della seconda generazione: è stata una scoperta molto interessante per me che faccio caso al design e do sempre un occhio particolare al look.

Ho apprezzato i cinturini in silicone sostituibili perché ho potuto comprarli in diversi colori per poter sfoggiare il mio sportwatch anche a lavoro con dei colori eleganti, mentre quando esco per correre preferisco indossare colori più cangianti e allegri. A mio figlio, purtroppo, è rimasto solo un cinturino!

Per quanto riguarda il display, la cosa più importante da evidenziare è relativa alla gestione del device, che non avviene tramite il touch, ma tramite un pad apposito. Quelli disabituati a un tasto fisico, probabilmente, la troveranno una feature fastidiosa.

Per me non è stato così, nonostante avessi comunque già posseduto uno smartwatch touch, ovvero il Gear di Samsung, mi sono abituato subito alla gestione con l’unico tasto fisico per manovrare i 4 tasti direzionali proposta da TomTom.

Devo dire che la trovo molto utile per me che corro outdoor anche con la pioggia, visto che con il touch è praticamente impossibile gestire lo smartwatch sotto l’acqua (pensa che è addirittura impermeabile fino a 40 metri in immersione).

Il touchscreen, inoltre, risulta particolarmente fastidioso anche in presenza di sudore, e devo dire che la scelta del pad è azzeccata perché ha risolto tutti i problemi di questo tipo: prima si era costretti a fermarsi, asciugarsi le mani, o mettersi all’asciutto in caso di pioggia per usare il proprio sportwatch, ora è tutto immediato.

Ribadisco che, alcuni preferiscono comunque il touchscreen, ed è ovvio che sia un modo di gestire questa wereable technology estremamente più rapido, questo non posso negarlo: in termini di usabilità il touch è comunque una spanna avanti.

Un altro aspetto che amo del Runner 3 è la leggibilità del display, pressoché perfetta anche sotto la luce diretta del sole. Io amo correre d’estate, ma in passato lasciavo a casa lo smartwatch, perché leggerlo era praticamente impossibile.

Anche molti modelli di sportwatch attuali presentano il medesimo problema e molti miei amici, con cui ogni tanto mi capita di allenarmi, hanno detto che invidiano questo aspetto del mio device, infatti ci affidiamo solo al TomTom per i percorsi e le caratteristiche sotto il sole, i loro sono inutilizzabili.

Questo è dovuto al display in bianco e nero, monocromatico, che ha una resa veramente eccezionale laddove tutti gli altri sportwatch falliscono.

Musica, Cardio, GPS e non solo

Come ti ho anticipato all’inizio, ho preso la versione “Full” di questo dispositivo, completa oltre al GPS di base anche di Musica e sensore Cardio.

Trovo utile l’integrazione della musica, perché indosso delle cuffie Bluetooth e porto con me il minimo indispensabile quando corro. Dover portare anche l’iPod sarebbe molto fastidioso. Il Runner 3 ha a disposizione 3 GB di musica, pari a 500 canzoni di spazio: si tratta di una sferzata di energia extra, soprattutto alla fine dei tratti più difficili.

Il sensore cardio, lo stesso presente anche nella seconda generazione, è molto accurato: lo uso tutto il giorno per monitorare i miei battiti, non solo durante l’attività sportiva. Personalmente la ritengo una skill fondamentale per la mia salute.

La parte più importante di questo device, però, rimane quella relativa al modulo GPS integrato. Si aggancia con precisione e velocità al satellite e devo dire che rimane molto affidabile durante tutta la sessione di allenamento.

Molto utili per migliorare la precisione dello sportwatch, tutta la dotazione dei sensori a bordo: non solo bussola, ma anche giroscopio e accelerometro.

Le note dolenti

Nulla è perfetto e veniamo alle caratteristiche meno piacevoli. La prima è il prezzo, dall’alto budget: 249 €.

La seconda è la totale assenza di notifiche con il cellulare. Insomma, si tratta di un device che deve usare chi può permettersi di correre senza portare con sé il proprio smartphone — e tutto quello che ne consegue, ovvero famiglia, lavoro e amici.

Purtroppo, infatti, non essendoci funzionalità di interconnessione con il proprio cellulare, mancano completamente le notifiche di chiamate, di messaggi, mail e WhatsApp.

Si corre il rischio di fermarsi spesso a prendere il telefono per controllare chiamate e messaggi. Io quando corro, non avendo le notifiche sul cellulare, ho deciso di lasciare a casa il telefono e di prendermi qualche ora per me e il mio allenamento lontano da tutti, ma posso capire benissimo chi non ci riesce.

Un altro difetto che segnalo e che trovo molto fastidioso è relativo all’allenamento in modalità giro, che faccio ogni tanto in pista. Per segnalare il giro completato bisogna coprire l’orologio con la mano, ma ciò risulta sempre difettoso in inverno con la manica che lo copre inavvertitamente. Per questo motivo ho dovuto smettere di correre in pista con le maniche lunghe.

Pro

  • GPS rapido, veloce e affidabile
  • Sensore cardio molto preciso
  • Elevata visibilità anche sotto la luce diretta del sole
  • Display gestito da pad e non touch adatto per la pioggia ed il sudore

Contro

  • Display meno intuitivo del touch
  • Prezzo
  • Assenza delle notifiche del cellulare

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Antonio De Carlo
Orologi da Montagna

Sono un amante della tecnologia e adoro recensire i prodotti che acquisto con una mia opinione personale.