Ecco come come potete collaborare

Vogliamo risolvere un mistero

Monica Cainarca
3 min readOct 7, 2015

Ultimo aggiornamento: 18 novembre 2015

Di Bobbie Johnson

Leggi la prima parte dell’inchiesta

Ecco cosa sappiamo finora…

La scorsa estate, una barca con almeno 243 profughi a bordo, molti dei quali donne e bambini, avrebbe dovuto lasciare la costa della Libia alla volta dell’Italia. Ma invece di raggiungere le coste italiane, è scomparsa nel nulla.

È del tutto insolito che una barca svanisca così senza lasciare traccia.

Centinaia di migliaia di persone affrontano quella stessa traversata in mare, in cerca di pace e sicurezza in Europa. Qualsiasi cosa accada – se una barca affonda, se ci sono morti, se i trafficanti fanno più viaggi avanti e indietro – lascia sempre una traccia, delle prove.

Ma abbiamo qualche pista da seguire per scoprire che fine abbia fatto la “barca fantasma”.

Strane telefonate, messaggi che non possono essere rintracciati, voci non confermate, allusioni. Vogliamo indagare su questi indizi, con il vostro aiuto.

Eric Reidy in Sicilia per l’inchiesta giornalistica.

…ed ecco cosa non sappiamo ancora

Non sappiamo tutto il resto, più o meno. Nel corso dei prossimi mesi, racconteremo la storia dei profughi che sono andati dispersi – e seguiremo le diverse piste e teorie per scoprire che fine abbiano fatto. Abbiamo un team di giornalisti e ricercatori che lavorano in tutta l’area interessata.

Ma siamo convinti che anche i lettori abbiano un ruolo fondamentale da svolgere.

Più persone indagano su ogni pista, più aumentano le probabilità di trovare insieme le risposte. Perciò, oltre a lavorare con il nostro team all’inchiesta sulla “barca fantasma”, vogliamo aprire man mano al pubblico il nostro archivio di dati raccolti e fornire a tutti gli strumenti per partecipare.

Ecco come iniziare

Ogni settimana pubblicheremo una nuova puntata della nostra inchiesta, con i nuovi sviluppi (ad oggi siamo alla sesta puntata, che potete leggere anche in italiano – le stiamo traducendo man mano su Medium Italia).

Seguite la pubblicazione dedicata su Medium per ricevere notifiche dei nuovi articoli e le email di aggiornamento sui progressi delle indagini.
• Usate il tag Ghost Boat su Medium, o #GhostBoat sui social media
• Seguite @FindGhostBoat su Twitter e Facebook.

Potete aiutarci a scoprire cosa è successo. Proviamoci almeno insieme.

Iniziate dalla prima puntata. Pensate a come potete contribuire. Ecco alcune cose su cui stiamo lavorando (link in inglese):

Leggere i documenti originali della procura che indaga sui trafficanti
Esaminare le testimonianze dei parenti dei dispersi
Mappare i movimenti delle navi nell’area di interesse
Controllare la lista dei presunti passeggeri
Consultare i post sul caso condivisi sui social media dalla comunità eritrea

Dovrete fare attenzione: ci sono parecchie informazioni inesatte, soprattutto su questi temi. Collaboriamo con First Draft per aiutare a condividere le migliori pratiche di verifica, utilizzo dei social media, di immagini satellitari e documentazione, e altro ancora: hanno varie guide utili (in inglese) per iniziare. Aiutateci a esaminare i dati e scrivete il vostro post su Medium.

Funzionerà?

La verità è che nessuno lo sa. Se avessimo già capito cosa è successo alla gente che era sulla barca scomparsa, non avremmo bisogno di indagare. Ma siamo convinti che lavorare insieme ci offra maggiori possibilità di scoprire la verità – e di trovare qualche certezza da dare ai familiari de dispersi.

Fotografia/Video di Gianni Cipriano. Animazione di Sam Cannon.

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Monica Cainarca

Translator, editor, dreamer • formerly translator and editor for Medium Italia