La cura della voce per curarsi con la voce

Integrazione tra logopedia e bioenergetica

Rosaria Perini
Parkinson a Porte Aperte
6 min readFeb 14, 2022

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Parlerò di voce in Logopedia e in Bioenergetica, di respiro e sentimenti, di espressione corporea comprendente anche i blocchi fisici. L’argomento è complesso e difficilissimo da affrontare in poche parole, perché si riferisce all’esperienza di ognuno che è unica e irripetibile.

Italo Calvino e la voce umana

Calvino coglie nel segno con questa descrizione completa e “viscerale”! La voce è quanto di più intimo ed esposto, di più fisico ed etereo, di più evocativo, vibrante, vitale e unico che una persona possa avere.

La Voce nella Bioenergetica

La voce è la nostra essenza.

Sicuramente chi ci segue su “Parkinson a porte aperte” avrà avuto modo di apprezzare l’articolo della dott.ssa De Santis sull’importanza della riabilitazione della voce nel Parkinson (vedi sitografia). Scrivo questo articolo per parlare dell’integrazione dell’aspetto riabilitativo logopedico con gli esercizi bioenergetici.

Osservo molto i bambini perché sono grandi maestri. A proposito di voce penso al bimbo appena nato che viene considerato vivo (in termini ostetrici) appena emette il primo vagito. È il suo modo assertivo per dire: “Che mi succede? Dove sono? Ho paura! Ho freddo! Ho fame!… ESISTO!”

Un Bimbo bioenergetico

Grazie all’emissione di questo primo suono il suo piccolo e saggio corpo sa che può scaricare tutta la tensione e la fatica accumulate nel doloroso e faticoso atto del nascere; ma impara anche che grazie a quel suono può comunicare con il mondo appena incontrato e ottenere le cure necessarie per il suo ”piacere” ! Tutto ciò è possibile grazie a questo primo respiro sonoro che lo apre alla vita.

L’esperienza del neonato che piange spiega molto chiaramente come funziona la pratica bioenergetica, fondamentale per sciogliere e scaricare le tensioni e per liberare l’energia vitale in queste intrappolata.

Affinché il movimento fatto con modalità bioenergetiche sia efficace è necessario RESPIRARE e DARE VOCE AL CORPO, come fa il bambino che non sa parlare ma sa esprimersi usando con sapienza gli strumenti di cui il suo corpo dispone.

Purtroppo, crescendo, perdiamo la spontaneità e la naturalezza dell’infanzia, reprimiamo la nostra spinta vitale e maturiamo blocchi fisici ed emotivi che, se non risolti, possono diventare patologie.

Claudia De Santis, a questo proposito, ci descrive come il Parkinson “penalizza e ingabbia” la voce:

Claudia De Santis: La Voce e il Parkinson

Nel corso delle sue sedute di riabilitazione l’ho osservata e ho apprezzato l’attenzione che pone nel metter in contatto le persone con la loro capacità di respirare, parlare, vocalizzare e percepire il lavoro muscolare necessario nella fonazione. Ogni paziente può, quindi, accorgersi di avere ancora le sue ABILITÀ e le può stimolare, riconoscere, accogliere per come sono ora. Questo lavoro influisce positivamente sulla sua autostima e sul suo sapere di poter controllare, in qualche modo, la malattia.

La logopedia è un allenamento intensivo di tutto il sistema fonatorio, della voce e dei muscoli coinvolti. Le abilità così acquisite hanno bisogno di essere sperimentate anche con la creatività personale per applicarle nell’esperienza quotidiana. L‘esercizio bioenergetico, in questo senso, può essere un ottimo supporto.

Il lavoro logopedico e la pratica bioenergetica che propongo hanno in comune l’obiettivo di rendere le persone consapevoli del loro corpo e del loro sentire emotivo. Questa consapevolezza permette loro di poter cambiare quel che viene percepito come scomodo, teso, doloroso, ingombrante e di sentirsi piacevolmente liberati.

Durante l’esperienza bioenergetica, raccomando alle persone di accogliere senza giudizio quel che incontrano, relativamente a se stessi e agli altri. Questo atteggiamento permette a tutti di sentirsi liberi, rispettati e in sintonia con il gruppo.

Comincio le sessioni proponendo di ascoltarsi nel respiro senza giudicarlo, dando attenzione alla qualità del flusso dell’aria che entra ed esce senza forzature. Percepire il proprio respiro così, “gustandolo” per quello che è, lo approfondisce e apre la strada all’ascolto di tutto il corpo.

“Lasciarsi respirare” è rilassante e fa sentire il bisogno di muoversi, di sgranchirsi, di fare i movimenti che arrivano spontanei. Possono affiorare sensazioni corporee ed emozioni che si possono esprimere con l’emissione di un suono vocalizzato oppure facendo smorfie “sonore”.

I bambini lo fanno e si divertono tantissimo! Noi adulti, incastrati da regole di ogni tipo, abbiamo un po’ di difficoltà a lasciarci andare a questa specie di gioco. Grazie alla pratica bioenergetica, sentendoci al sicuro in una situazione protetta, possiamo “dar voce al sentire corporeo” e scoprire quanto ciò sia liberatorio perché scioglie le tensioni fisiche ed emotive. Sentiremo più libera di scorrere anche la nostra energia vitale.

La classe di movimento bioenergetico va eseguita in uno spazio fisico che garantisce la privacy e la sicurezza dei partecipanti. Ma conta anche l’atteggiamento di chi accompagna che deve farlo nel rispetto dei tempi e delle modalità di ognuno per far sentire le persone accolte senza giudizio e libere di esprimersi.

Se queste persone lavorano anche con la logopedia e si allenano tecnicamente ed intensivamente a sperimentare la loro voce, potrebbero sentirsi più audaci ed emettere suoni a cui faranno seguire il movimento di cui sentono il bisogno.

Respiro, propriocezione, vocalità e movimentoUna integrazione perfetta per scaricare le tensioni e tornare padroni del corpo e della voce!

Logopedia e Bioenergetica lavorano insieme

Sempre ispirandomi ai bambini, che imparano giocando, faccio in modo che la pratica bionergetica sia giocosa, allegra, leggera, che porti al piacere e alla scoperta (o riscoperta) di se stessi e di come si può stare insieme agli altri condividendo l’esperienza. È uno scambio nutriente!

L’abilità propriocettiva che riacquistiamo grazie alla pratica bioenergetica, se integrata nella vita quotidiana, ci permette di usare la nostra voce per come ne sentiamo il bisogno, ma con autoregolazione perché avremo la consapevolezza di cosa stiamo facendo.

Diamo cura e importanza alla nostra voce, amiamola, sperimentiamola e alimentiamola. Siamone orgogliosi!

Grazie all‘allenamento della logopedia “ri-conosciamo” la nostra voce. Praticando bionergetica la usiamo per liberare mente e corpo dalle tensioni e per riequilibrare l’energia vitale.

A. Tomatis e l’importanza della voce

E allora ridiamo, piangiamo, sospiriamo, gridiamo di gioia o di rabbia, cantiamo anche se siamo stonati, sotto la doccia o dopo cena con gli amici, sussurriamo parole d’amore o senza senso purché tutto sia espressione del nostro profondo sentire!

Sitografia (da Parkinson a porte aperte):

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Rosaria Perini
Parkinson a Porte Aperte

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