Crampi Regions’ League — Un fan fiction di successo | Episodio 03

Crampi Sportivi
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5 min readMay 7, 2016

Come sarebbe la Serie A divisa per regioni? Ne abbiamo parlato qui, creando una sorta di guida per il Nord, il Centro e il Sud. È tempo di provare a simulare questa follia tramite Pro Evolution Soccer 2016, con la speranza che possa divertirvi ancora.

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Ci eravamo lasciati con il dominio dell’Italica. E purtroppo poco sembra esser cambiato. Il sorriso di Giampaolo a una delle conferenze pre-gara lascia trasparire uno scenario poco incoraggiante.

Lo capisci anche da come risponde Tavecchio al dominio dell’Italica sulla nuova Lega Italiana: «Stanno scrivendo la storia». E via, verso un’altra intervista, un’altra risposta mono-tematica sulla squadra che sta facendo la storia di questo sport.

Se questo è un dominio

Quando si sente il triplice fischio finale dell’arbitro Rizzoli allo stadio Bentegodi di Verona, è finito ufficialmente il girone d’andata. Veneto-Italica è l’ultima gara della prima parte di campionato. Forse è la gara dove gli “stranieri” — come ormai li chiamano tutti — hanno sofferto di più, ma neanche la truppa di Guidolin è riuscita farcela.

Un’altra vittoria, un 1–0 risicato a firma del solito goleador. Nonostante la buona forma dei veneti, Giuseppe Rossi ha segnato ancora.

Con questa rete, è a quota 17 gol dopo 15 partite: un record che lo proietterebbe per media-gol oltre Angelillo, quasi ai livelli di Nordahl. Questo è un campionato a 16 squadre, ma la storia rimane.

Rimangono anche le 15 vittorie consecutive dell’Italica, che in classifica ha scavato un solco che sembra impossibile da ricucire: i primi inseguitori sono a -14. Roba che neanche la Juve di Conte.

La cosa brutta (o bella, a seconda dei punti di vista) è che l’Italica ha superato la prova definitiva. Il calendario proponeva loro cinque gare difficili, quasi tutte fuori casa. Di queste, tre erano big-match. Eppure i risultati parlano chiaro: 1–0 alla Lombardia, 3–0 alla Campania, 2–1 sofferto al Friuli VG fanalino di coda (prima volta che all’intervallo l’Italica non è in vantaggio!), 3–0 al Lazio e infine il successo di misura in Veneto. Come li fermi? Tocca sparare, altrimenti…

Le fiammelle di speranza

Strano come le due speranze degli appassionati siano riposte proprio nelle ultime due avversarie dell’Italica. Il Lazio è la rivale più credibile: ok i 14 punti in meno, ma il passo lungo il campionato è stato buono e la squadra di Ranieri sta accumulando proseliti persino a Roma, la città più scettica sull’operazione regionale.

Diverso il discorso interno. Prendiamo Francesco Totti, che forse vive il conflitto interno più forte e al tempo stesso maggiormente manifesto. Giocatore più decisivo del Lazio, ma lontano dall’essere integrato in una squadra che mischia Lazio e Roma. Unica punta disponibile nel roster, ma capace di esser decisivo anche con gli assist. Verso i quarant’anni, ma vicino ormai alla doppia cifra.

Cerci si ferma e serve a rimorchio il 10 del Lazio: è il 4–1 in Emilia. Ancelotti applaude internamente, ma si beccherà una bordata di fischi al termine della partita.

Il Lazio ha perso lo scontro diretto contro l’Italica, ma per il resto procede spedito senza problema. La sorpresa è che la squadra laziale ha alle sue calcagna l’ultima delle inseguitrici attese.

«Guidolin in nazionale»

Dopo un silenzio prolungato dalle scene, Federico Buffa partecipa a una serata di beneficenza e gli viene chiesto di Francesco Guidolin:

«Con il Veneto sta facendo delle cose straordinarie. Lo proporrei per la panchina della nazionale!».

Dategli torto. Non è la prima volta che salta la suggestione, ma dopo le mirabolanti imprese con l’Udinese, il tecnico veneto è stato messo da parte e bellamente ignorato. Aveva avuto un abboccamento con lo Swansea City, ma non è andato a buon fine. Quando gli avevano proposto la panchina del Veneto, Guidolin ha accettato con la sua solita espressione flemmatica, ma di riflessione.

Appunto.

Alla presentazione di fronte a qualche tifoso, il mister era stato schietto:

«Credo che questa stagione sarà come una delle mie salite in bicicletta: partiamo in seconda fila, ma è possibile che sorprenderemo qualcuno».

Nessuno gli aveva creduto: come si può sorprendere gli appassionati con un attacco in cui il maggior realizzatore non è mai andato in doppia cifra in A?

Eppure succede. Il Veneto raccoglie altri 12 punti e fa soffrire l’Italica come nessuno. A fine gara, Guidolin è soddisfatto: «Abbiamo trenta punti, siamo salvi. Ora guardiamo fiduciosi al resto della stagione».

Tra i miracoli di Guidolin:

  • Poli in testa alla classifica degli assist;
  • Del Piero a segno a 42 anni nella trasferta in Calabria;
  • Maggio è improvvisamente di nuovo un terzino da Serie A;
  • la mediana formata da Gazzi, Luca Rigoni e Poli viene proposta per uno stage in nazionale.

Ma soprattutto Riccardo Meggiorini è secondo nella classifica cannonieri.

Del Piero serve in profondità Pasquato e rimorchio per Meggio-gol: decimo gol in campionato.

Che fatica la Lega Italiana

Se Puglia e Campania continuano nella loro risalita della classifica, c’è qualcuno che forse deve rivedere i propri piani.

Mentre Balotelli assiste impotente dalla tribuna, la Puglia tritura quel che rimane della Sicilia.

Capello continua ad avere pochi proseliti in Friuli: la sua squadra gioca un partitone contro l’Italica, ma non basta. L’ombra di Reja continua a esser sempre più ingombrante ogni volta che si gioca al Friuli.

L’Emilia Romagna continua a soffrire. La testa della classifica è irraggiungibile, le prime posizioni anche. Specie quando cominci a vincere solo le gare contro squadre più deboli di te.

Case in point: 2–0 sul campo del Friuli a firma Toni. Ma poco altro.

Ciò che stupisce è il fatto che la Lega Italiana sia impostata con un principio simile a quello della Bundesliga: una pausa di un mese! C’è chi è contento, ma non mancano anche le lamentele. Il primo capofila è Ventura, poi ci sono anche Zola e Marino a metterci il carico da novanta. Sarà un caso, ma sono tutti quei tecnici che rischiano sulle proprie panchine a causa della lunga interruzione (la Sardegna ha fatto zero punti nelle ultime cinque).

Quando Montolivo ti segna una tripletta, le cose sono due: a) il gioco è buggato; b) l’allenatore deve andare via.

Ci sono almeno quattro allenatori a rischio. La Lega Italiana tornerà con gli stessi protagonisti? O l’inverno si porterà via qualcuno durante la pausa?

Il logo della Crampi Regions’ League è stato realizzato da Alessia Lamantia

(continua…)

Articolo a cura di Gabriele Anello

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