Koyasan, la culla del buddismo Giapponese

Nicoletta Donadio
Viaggiare leggeri
Published in
8 min readMay 3, 2017

Una notte al tempio e una passeggiata in un cimitero

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Letture e musica

Kafka sulla spiaggia è perfetto anche per questa tappa, se l’avete già finito vi consiglio di affittare l’audioguida(solo in inglese e francese) dedicata a Koyasan e la sua storia nel centro informazioni del paese oppure di leggere le varie riviste offerte.

La playlist che vi consiglio non poteva che essere dedicata al rilassamento e alla meditazione. Se fate yoga questo è un luogo più che perfetto per praticarlo. Ho evitato una playlist con i mantra buddisti perché sono piuttosto soporiferi.

Forse non ce la farai, a fuggire dal tempo, nemmeno arrivando ai confini del mondo. Ma anche se il tuo sforzo è destinato a fallire, devi spingerti fin laggiú. Perché ci sono cose che non si possono fare senza arrivare ai confini del mondo.

Haruki Murakami

L’entrata di un tempio a Koyasan

Questa città si trova a poco meno di 1000 m di altitudine nel bel mezzo della zona montuosa che si trova a sud di Nara.

Per arrivarci occorre prendere tre diversi treni, una cabinovia ed infine un pullman. Il viaggio per raggiungere questa città la preserva dal turismo di massa e la rende ancora più speciale.

Cabinovia per Koyasan

Come arrivarci

Non è possibile, e non è nemmeno consigliabile il giro “in giornata”; il tempo impiegato ad arrivarci, circa 3 ore, è piuttosto lungo. Inoltre alloggiare qui almeno per una notte è parte dell’esperienza di questo luogo.
Il modo più semplice ed economico per arrivarci è usando la linea NANKAI; è privata per cui non vi servirà il JR pass se l’avete.
Il punto di partenza della linea è NAMBA, una delle stazioni di Osaka.

Itinerario da Kyoto

Da Kyoto
Prendete un qualsiasi treno che fa’ una fermata ad OSAKA, se avete il JR pass potrete prendere anche quelli veloci che altrimenti costano di più. Arrivate alla stazione centrale e da lì raggiungete a piedi in pochi minuti quella della metropolitana, prendete quindi la linea MIDOSUJI (direzione TENNOJI) fino a NAMBA. Costo 270 Yen

Itinerario per chi ha il JR pass da Nara

Da Nara
Se avete il JR pass vi conviene prendere la linea JR YAMATOJI fino a SHINIMAMIYA e poi la metropolitana fino a NAMBA che vi costerà solo 150 Yen.

Itinerario alternativo da Nara

Altrimenti senza JR pass oppure se preferite una linea diretta prendete la linea KINTETSU dalla stazione omonima a Nara e arriverete fino a NAMBA, che è anche l’ultima fermata. Dovrete poi camminare un pochino per raggiungere la stazione dove parte la linea NANKAI. Costo di 560 Yen.

Hyperdia, da dove sono prese le foto a fianco, sarà un’altra volta vostro alleato per vedere orari e binari.

  • Arrivati a NAMBA dovrete comprare il biglietto per la NANKAI line, il mio consiglio è di prendere il “World Heritage Ticket” che costa 3400 Yen ed include anche la cabinovia ed il bus che dovrete prendere dopo, insieme a sconti vari per visitare templi e comprare souvenirs.
    Attenzione, se volete prendere il treno express vi costerà un po’ di più. Chiedete espressamente in biglietteria questo biglietto altrimenti vi faranno quello normale.
  • Finalmente potete partire per la prossima tappa, GOKURAKUBASHI, ci vorranno circa 80 minuti con il treno veloce e 100 con quello normale. Attenzione, alcuni treni arrivano fino a HASHIMOTO dove dovrete scendere abbastanza in fretta e cambiare treno, che si trova di fronte. Noi eravamo un po’ spaesati e per poco non l’abbiamo perso.
  • L’ultima parte è semplice, arrivati a GOKURAKUBASHI, nome facilissimo da pronunciare, dei simpatici signori dopo vari inchini vi indirizzeranno verso la stazione della cabinovia.
  • Dopo questo ultimo pezzo arriverete in un piazzale dove prenderete il pullman che vi porterà al tempio dove alloggerete.

Da Hashimoto fino all’arrivo in paese potrete godere di bellissimi scenari tra montagne e alberi immensi, quando l’abbiamo fatto noi c’erano sole e pioggia insieme e devo ammettere che l’atmosfera era molto suggestiva.

Alloggiare in un tempio

Come già anticipato prima l’alloggio è molto importante a Koyasan perché é forse il posto più famoso in Giappone dove alloggiare in un tempio. Non sto’ parlando di un tempio trasformato in albergo ma di uno vero con tanto di monaci e preghiere.

Moltissimi templi in questa zona offrono stanze ai turisti per sostenersi, potrete prenotarli tramite i siti come Booking o Expedia oppure tramite il sito ufficiale del paesino.

Io vi consiglio quello dove abbiamo alloggiato noi, si chiama Eko-in , è bellissimo, le stanze sono spaziose e quella scelta da noi aveva un terrazzino affacciato sul giardino. Non è economico dormire in un tempio, costa circa 100/200 euro a notte. Dovrete anche seguire i ritmi e i costumi dei monaci. Per esempio bisogna lasciare le scarpe fuori dal tempio e inserire delle simpatiche ciabattine.

La mattina presto, verso le 5, si può fare meditazione per circa un’ora insieme ai monaci, dopodiché viene servita la colazione in camera. Poi si può partecipare alla preghiera del fuoco, un rito molto ipnotico dove i monaci cantano i mantra buddisti e poi bruciano le preghiere scritte su dei papiri, sicuramente una cosa da vedere.

Durante la giornata, seguendo certi orari potrete usufruire dell’onsen del tempio che vi aiuterà ulteriormente a rilassarvi. La cena, come potete osservare dalla foto è quella tradizionale dei monaci. La cucina è vegana, ci sono diversi piatti e molte ciotoline. Deve essere formata da almeno 4 tipi di cotture, quindi c’è qualcosa di fritto, qualcosa di crudo, qualcosa di cotto al vapore ed una zuppa. Detto questo vi consiglio di portarvi del cibo, noi avevamo solo dei biscotti che abbiamo divorato in 2 minuti. La colazione è identica, non siamo riusciti a mangiarla, troppo estremo mangiare tofu, sottaceti e funghi strani(niente di allucinogeno tranquilli) alle 6 del mattino.

Gli Onsen

Gli Onsen sono i bagni pubblici giapponesi, moltissimi alberghi li hanno e sono perfetti per rilassarsi alla fine di una giornata faticosa. Nonostante la nostra vacanza fosse in estate li abbiamo comunque usati, immagino che d’inverno siano ancora più apprezzabili.

Sono composti solitamente da una o due vasche di acqua bollente con idromassaggio. In alcuni posti ci sono anche quelli all’aperto, molto più suggestivi. Beppu è la città degli Onsen e lì ci sono i più belli, purtroppo noi non abbiamo avuto il tempo di visitarla.

L’onsen di un albergo

Come tutte le cose, in Giappone, bisogna seguire alcune regole prima di entrare in un Onsen:

  • Gli onsen non sono misti ma divisi tra maschi e femmine
  • Si deve entrare completamente nudi, no costumi da bagno o asciugamani
  • Si entra nelle vasche puliti, prima di entrare ci sono degli appositi spazi dove ci si deve lavare con il bagno schiuma e rischiacquarsi
  • Non si parla, né tantomeno si grida per mantenere l’atmosfera rilassante
  • Non si può entrare se si hanno tatuaggi, se piccoli basta coprirli con cerotti e alcuni Onsen vi permetteranno di farlo. Questo per vietare l’entrata agli affiliati della Iakuza, la mafia Giapponese.
  • Non si nuota o ci si tuffa
  • L’acqua è caldissima, quindi non sempre adatta ai bambini, soprattutto se piccoli.

In giro per il villaggio di Koyasan

La città prende il nome dal monte sottostante, Koya, ed è il luogo in cui nacque la setta del buddismo Shingon. Kobo Daishi, il padre di questa branca è una delle figure più importanti del Giappone, monaco ma anche poeta, calligrafo e ingegnere.

Quando arrivate in città vi consiglio di prendere una mappa che vi aiuterà ad orientarvi, è molto piccola ma si estende per circa 3 chilometri.

Il primo luogo di interesse turistico è sicuramente il cimitero Okunoin, dove troverete il mausoleo in cui Kobo Daishi ha iniziato la sua “meditazione eterna” nell’ 835. In poche parole dopo vari mesi in cui si cibava di soli aghi di pino entrò in questo tempio, si mise nella posizione del loto e iniziò a meditare. Ancora oggi i monaci dei vari templi della città gli portano cibo a colazione e cena.
Questo cimitero è il più grande del Giappone, lungo quasi 2 chilometri e con circa 200,000 tombe.

Se riuscite visitatelo di giorno ma anche di notte. Noi abbiamo preso parte ad una passeggiata guidata organizzata dai monaci del tempio dove alloggiavamo, a parte essere molto suggestiva è stata anche interessantissima ed uno dei momenti più memorabili della nostra vacanza.

Il percorso illuminato dalle sole lanterne attraverso il cimitero

Nell’area opposta a questa si trova un agglomerato di diversi templi, chiamato Garan. I due edifici più importanti sono il Kondo Hall e la Konpon Daito pagoda. Anche qui una passeggiata è d’obbligo.

In tutta l’area del villaggio, ma soprattutto nel cimitero potrete vedere le bellissime piante di cedro, molte delle quali ultracentenarie. Attorno alla città si estende la strada che i pellegrini facevano per raggiungere questo luogo così mistico, oggi ancora percorribile. Noi abbiamo provato a farne un pezzo ma siamo tornati indietro dopo vari cartelli che segnalavano orsi, diciamo che non volevamo rovinarci la vacanza incontrandone uno.

Se volete vivere Koyasan anche solo per 3:57 minuti, questo video è ciò che fa’ per voi….

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Nicoletta Donadio
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(@nikla88) Italian, Product designer. Love Zumba, Books & 70’s rock. Funnier in person… 🏃🏻‍♀️