Nara, l’antica capitale del Giappone

Nicoletta Donadio
Viaggiare leggeri
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6 min readMar 20, 2017

La gita di un giorno in questo posto fuori dagli schemi

Altri articoli in questa serie: Tokyo, la porta del Giappone, Giappone istruzioni per l’uso, Nikko la tradizione ad un passo da Tokyo, Kyoto, il Giappone che cercavo, Kyoto, tra giardini incantati e torii rossi, Koyasan, la culla del buddismo giapponese, Hiroshima e Himeji, stupore e riflessione.

Musica e letture che ci accompagnano durante questa tappa

Per quanto riguarda la musica vi propongo alcune canzoni pop molto simpatiche e giocose.

Il libro perfetto per questa e la prossima tappa è sicuramente “Kafka sulla spiaggia” di Haruki Murakami, un libro difficile da descrivere. L’inizio è normale senza niente di particolarmente eccentrico ma poi diventa sempre più e più esoterico, scioccante, sorprendente, perfino scabroso. Nonostante tutto ciò non si riesce a smettere di leggerlo e si iniziano ad intravederne gli aspetti più profondi. I due protagonisti sono due facce della stessa cosa, sembrano collegati da un filo invisibile che a sua volta é collegato ad un altro punto, che non voglio svelare. Per apprezzare questo libro bisogna abbandonarsi all’irreale e sono sicura ci riuscirete.

Guardare troppo lontano è un errore. Se uno guarda lontano, non vede quello che ha davanti ai piedi, e finisce per inciampare. Ma anche concentrarsi troppo sui piccoli dettagli che si hanno sotto il naso non va bene. Se non si guarda un po’ oltre, si va a sbattere contro qualcosa. Perciò è meglio sbrigare le proprie faccende guardando davanti a sé quanto basta, e seguendo l’ordine stabilito passo dopo passo. Questo, in tutte le cose, è il punto fondamentale.

Haruki Murakami

Il grande Buddha all’interno del tempio Todaji

Come arrivarci
È raggiungibile con la linea JR Nara dalla stazione principale di Kyoto senza difficoltà. Se siete in zona vi consiglio di farci un salto, anche solo per un giorno come abbiamo fatto noi.

Ci vuole circa un’ora per raggiungere questa città con il treno. La linea JR Nara è la stessa che porta al tempio Inari, il bellissimo tempio con i torii rossi.

Se non avete il Rail pass allora optate per il treno della linea privata Kintetsu, costa un pochino meno, 620 Yen rispetto ai 720 Yen del JR Nara, se però prendete quello express che impiega solo 35 minuti vi costerà circa 500 Yen in più. Inoltre la stazione di arrivo è molto più centrale e vicina ai luoghi di interesse rispetto a quella della JR.

Dove alloggiare
Come accennavo precedentemente non è necessario fermarsi più di un giorno qui ma se preferite prendervela un po’ più con calma e visitare le attrazioni turistiche senza troppa folla allora può essere una buona idea arrivare qui in serata. Noi abbiamo invece fatto il contrario, siamo arrivati nel pomeriggio e poi siamo rimasti a dormire qui ed il giorno dopo siamo ripartiti in direzione Koyasan.

Abbiamo alloggiato qui nel nostro primo ryokan, un albergo tipico arredato alla “giapponese” e non ne siamo rimasti proprio entusiasti. Solitamente c'è un solo vano, in cui si trova un piccolo tavolino basso ed un armadio a muro. Prima di dormire si tira fuori il futon che è composto dal materasso che si appoggia per terra e da un piumino, il cuscino è molto piccolo rispetto ad uno normale ed è riempito con dei pallini che sembrano di plastica. Diciamo che non abbiamo dormito proprio bene, rimango fedele al buon materasso.

Visitare la città
Visitiamo Nara durante un bellissimo giorno di sole, il nostro giro inizia durante l'ora di pranzo, forse non proprio quella consigliata, infatti è pienissimo di gente.
La cosa che colpisce di più di questo parco sono sicuramente i caprioli che lo popolano, sono tantissimi e non hanno paura dell'uomo, fate attenzione perché cercano di infilare il loro muso dentro le vostre borse e azzannano qualsiasi cosa. Se volete offrigli qualcosa, le bancarelle vendono dei biscotti fatti apposta per loro.
Ma perchè ce ne sono così tanti? La leggenda vuole che un dio buddista un giorno si presentò al cospetto dei suoi adepti proprio cavalcando un capriolo, così da quel giorno sono considerati sacri.

Nara fu capitale del Giappone dal 710 alle 784 d.C. Durante questo periodo furono costruiti tutti i suoi templi ed è uno dei luoghi in cui si può assaporare meglio l’atmosfera dell’antico Giappone.

Tipica statua di legno all’interno del tempio Todaji

Il più famoso punto di interesse è il Todaji, venne creato per impressionare e mostrare il potere dell'imperatore. A suo tempo era la costruzione più grande presente in Giappone, quello che vedete oggi però non è l'originale ma una ricostruzione del dodicesimo secolo.
Ancora oggi rimane l'edificio di legno più grande del mondo, e il Buddha al suo interno misura 15 metri ed è interamente di bronzo. Vi consiglio di comprare le audioguide all’entrata del tempio, sono disponibili in tutte le lingue e vi racconteranno la storia di questo tempio e di questa città.

Dopo questa visita d’obbligo ci avventuriamo nel bellissimo parco, non scegliamo un percorso preciso ma cerchiamo di seguire sulla mappa le stradine più piccole e meno trafficate.
Mai scelta fu più azzeccata, semplicemente camminando senza una particolare meta ci imbattiamo nel tempio Kasuga Taisha, di religione Shinto, è protetto dall’Unesco ed è immerso in un bosco per offrire tranquillità e pace al visitatore. All’interno sono presenti circa 3000 lanterne, di varie forme e grandezze, che rappresentano la luce che rischiara il cammino dall’oscurità, che è il simbolo del male. Due volte l’anno, durante festività locali, tutte queste lanterne vengono illuminate e siamo sicuri che lo spettacolo è magnifico.

Le lanterne del tempio shinto Kasuga Taisha

Da non perdere

Se vi fermate qui la sera oppure mentre andate a prendere il treno vi consiglio di fare una sosta nella piccola cittadina di Nara.

Dovete provare un mochi da quello che è ritenuto il maestro di questo dolce in Giappone, Mitsuo Nakatan. Questa tortina è formata da riso lavorato fino a farlo diventare una pasta e Matcha che è la polvere di tè verde. Trovete ovunque gelati, torte e dolci verdi, fatti con questa polvere, personalmente la trovo buonissima. Il negozio si trova subito fuori dalla zona dove sono presenti le pagode, c’è sempre coda fuori.

Se volete cenare o anche pranzare e non ne’ potete più del cibo giapponese, non c’è niente di cui vergognarsi, io amo questa cucina però dopo una settimana il mio stomaco gridava “Carboidrati! Pasta! Pizza!”, provate Mellow Cafè. Il locale è molto carino e la loro pizza è molto buona, anche la pasta sembra buona ma noi non l’abbiamo provata.

Se siete alla ricerca di souvenir particolari ci sono molto negozietti che vendono cose molto carine e costano meno rispetto a Kyoto. Io ho comprato moltissime calze bellissime e dei dolcetti dentro delle scatole sopraffini.

Nel prossimo post la nostra avventura a Koyasan.

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Nicoletta Donadio
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(@nikla88) Italian, Product designer. Love Zumba, Books & 70’s rock. Funnier in person… 🏃🏻‍♀️