Crampi Regions’ League — Un fan fiction di successo | Episodio 04

Crampi Sportivi
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7 min readMay 14, 2016

Come sarebbe la Serie A divisa per regioni? Ne abbiamo parlato qui, creando una sorta di guida per il Nord, il Centro e il Sud. È tempo di provare a simulare questa follia tramite Pro Evolution Soccer 2016, con la speranza che possa divertirvi ancora.

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L’Italica campione d’inverno con diverse giornate d’anticipo, il Friuli Venezia Giulia ultimo e un sacco di inseguitrici alle spalle della capolista. Ci eravamo lasciati così nel secondo episodio, ma qui si profila un cliffhanger. Non prima di aver menzionato qualche follia accaduta nel frattempo.

Mai dubitare del 10

Alessandro Del Piero è tornato in Italia per giocare con il Veneto di Guidolin, ma nelle prime settimane ha messo piede in campo solo in quattro occasioni. Si era temuto che potesse tornare a Sky Sport, ma in realtà tutti spingono perché rimanga. Lo stesso Guidolin non si smentisce:

«I campioni vanno gestiti, specie nel caso di Alex. Sarà fondamentale più avanti».

Molti non capiscono. I tifosi neanche, ma il buon momento del Veneto mette tutto in secondo piano. Guidolin, però, ha compreso che è tempo di gettare Del Piero nella mischia: comincia a schierarlo dal primo minuto e il 10 dimostra di non aver perso il suo tocco. Tutto questo nonostante giochi quasi da fermo e abbia un’autonomia di 60–65 minuti a gara.

Le prime dimostrazioni arrivano subito nel girone di ritorno. Nella prima a Verona che inaugura la seconda parte del campionato, ADP10 apre la contesa su punizione, poi la chiude su assist dell’inesauribile Poli. Stesso scenario e stessa cornice due settimane più tardi contro la Sardegna, ma il vero plebiscito arriva in occasione della sfida con il Friuli.

A partita ormai bloccata, Del Piero entra nell’ultimo quarto d’ora e la risolve nel finale, con uno dei suoi destri da fuori area che si vedevano ai tempi della Juventus. Grazie a una leggera deviazione, il Veneto vola in classifica e si vedono persino vessilli bianconeri al Bentegodi. Tutto, pur di riassaporare la leggenda.

Persino l’Adidas ne approfitta per girare un nuovo spot con il 10 del Veneto. Ormai il calcio è italiano di nuovo ai suoi piedi. E non solo.

Storie incredibili — pt. 1

Nonostante il cambio di formato dalla Serie A alla Lega Italiana, il Fantacalcio è rimasto un passatempo di molti italiani. Certo, mettere insieme una fantalega da 10 ormai è impossibile, ma una cosa così non può morire dopo trent’anni.

A sorpresa, ci sono dei nomi che sono più sorprendenti di altri. Del rendimento di Poli o dei gol di De Rossi abbiamo già detto, ma il nome più stupefacente è un altro.

Nessuno conosceva Luca Lulli, ma il centrocampista dell’Abruzzo è già a quota cinque reti.

Storie incredibili — pt. 2

La Sardegna riesce nell’impresa di veder andare a segno i due fratelli Mancosu nel 4–0 interno contro la selezione Marche/Umbria.

Matteo serve Marco solo a centro area.

Storie incredibili — pt. 3

Si segnano triplette come se piovesse: Matteo Mancosu e Totti ne fanno due a testa, in più Sau fa altrettanto contro il Friuli.

Capitolo esoneri

Dopo tanta attenzione, tre allenatori salutano in anticipo la Lega Italiana. L’esonero che solleva più attenzione è quello di Carlo Ancelotti, che mai si sarebbe aspettato di vedersi cacciato dall’Emilia Romagna. Eppure la squadra non vince più, è caduta molto indietro e ha bisogno di una scossa. L’occasione giusta arriva dopo la sconfitta per 2–0 in Liguria…

…per mano di Sturaro. STURARO!

Se l’Emilia riparte da Pioli, la Calabria prende la via più strana: Antonio Galardo smette i panni del giocatore e si traveste da mister ad interim fino alla fine della stagione. Troppo deficitario il rendimento sotto Simone Drago, esonerato dopo l’1–0 subito a San Siro: la paura di arrivare penultimi è troppa.

Il titolo di esonero dal finale più inatteso”, invece, lo vince a mani basse il Friuli VG. Dopo un’annata trascorsa all’ultimo posto e una sola vittoria in 20 gare, alla fine la Regione si libera di Fabio Capello, ormai inviso persino a buona parte della squadra. Non lo fa, però, per esonero: Capello infatti è pronto a firmare con l’Azerbaigian, di cui diventerà c.t. in cambio di un ricco contratto: non male per il concetto di “cadere in piedi”.

In Friuli comincerà a girare questa gif per sintetizzare la questione.

Sotto la gestione di Edy Reja, la squadra tira fuori una vittoria alla seconda gara contro la derelitta Sicilia. Segno che le cose possono sempre cambiare.

Non è finita

Le favorite si stanno riprendendo. Nelle prime nove giornate del girone di ritorno, Lazio, Campania e Lombardia sono le squadre che hanno messo insieme più punti. In particolare, impressiona il passo della squadra di Claudio Ranieri.

Il Lazio ha raccolto dieci vittorie consecutive pur avendo avuto un calendario difficile: Totti e compagni hanno un passo regolare all’Olimpico, mentre hanno avuto la meglio su Toscana, Lombardia e Campania in trasferta.

La carta a sorpresa è Simone Pepe, che decide i big-match quando meno te l’aspetti.

Segnare al San Paolo è la svolta della stagione anche per l’ex Juve, usato da vice-Totti.

Ciò che colpisce è la differenza reti: 23 gol fatti, zero subiti. ZERO. L’ultimo ad aver segnato al Lazio è Giuseppe Rossi nella super-sfida dell’Olimpico, poi nessuno ha più bucato la porta. Non c’è un record singolo (Ranieri fa ruotare ogni tanto Perin con Amelia), ma l’imbattibilità di squadra è arrivata a 942 minuti.

Certo, perché si riapra il campionato ci vorrebbe un miracolo… eppure, alla 24° il distacco dall’Italica è passato da -14 a -3. E il merito non è solo dei ragazzi di Ranieri.

Crisi oltre le Alpi

Forse troppo sicura del successo, la squadra di Giampaolo ha cominciato a far fatica. Giuseppe Rossi scende spesso in campo, ma non è una macchina come nel girone d’andata. La “Gazzetta dello Sport” rivela che i giocatori hanno già programmato i premi per la vittoria finale del campionato, cosa che manda in bestia i tifosi.

La striscia di vittorie consecutive si ferma a 17, quando l’Italica impatta 1–1 a sorpresa contro le Marche/Umbria.

All’improvviso Spinazzola.

Non contenti, i ragazzi “stranieri” vanno a pareggiare anche in Calabria, dove prendono addirittura due gol e chiudono il primo tempo sotto.

I gol di Spinazzola e Cascione contro l’Italica. Praticamente uguali: la difesa si muove male e lascia troppo spazio per gli inserimenti dei centrocampisti avversari.

Le cose vanno così a rilento che persino una derelitta Emilia-Romagna strappa un punto, così come l’Abruzzo. Il passo sembra esser ripreso con due vittorie fondamentali sul campo della Liguria e in casa contro la Toscana, dove un’incomprensione Barzagli-Rugani lascia spazio al mancino letale di Rossi a cinque minuti dalla fine. Tuttavia, manca ancora la prima sconfitta in campionato…

L’occasione buona è al Sant’Elia, dove l’Italica affronta una squadra ostica per rendimento casalingo: la Sardegna ha infatti raccolto 18 punti tra le proprie mura. Per altro, i sardi sono in forma e contano su una delle migliori coppie d’attacco del campionato.

Mancosu Matteo + Sau Marco = 21 gol.

Tuttavia, la Sardegna soffre l’Italica e si aggrappa a uno straordinario Sirigu per reggere l’urto degli ospiti, nettamente superiori per tutta la gara. Come dice però la legge di Murphy, se le cose vanno male, possono andare anche peggio. Perciò la Sardegna fa un solo tiro in porta in tutta la gara, ma è quello giusto.

La punizione. In tutti i significati.

Al triplice fischio, per la prima volta Giampaolo mostra un po’ di rabbia in quell’espressione continuamente compassata. L’Italica ha perso otto punti nel giro di due mesi e l’armata Lazio non sembra fermarsi.

Ah, il brutto (per l’Italica) è che ci sarà lo scontro diretto a Basilea alla penultima di campionato. Allora non è finita, vero?

Il logo della Crampi Regions’ League è stato realizzato da Alessia Lamantia

(continua…)

Articolo a cura di Gabriele Anello

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