Crampi Regions’ League — Un fan fiction di successo | Season Finale

Crampi Sportivi
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8 min readMay 21, 2016

Come sarebbe la Serie A divisa per regioni? Ne abbiamo parlato qui, creando una sorta di guida per il Nord, il Centro e il Sud. È tempo di provare a simulare questa follia tramite Pro Evolution Soccer 2016, con la speranza che possa divertirvi ancora.

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Per un buon season finale ci vuole la sorpresa. E la sorpresa arriva, visto che la rimonta del Lazio sull’Italica si fa sempre più pregnante.

Il duello

Dopo la prima sconfitta del suo campionato, l’Italica rischia seriamente di buttare al vento una leadership durata sei mesi. La squadra risponde subito con un 2–0 sul Piemonte, ma il Lazio tiene il ritmo dei leader e spera in altri passi falsi.

Le preghiere di Ranieri vengono esaudite la giornata successiva: mentre un Olimpico ormai pieno a livelli record spinge il Lazio alla vittoria contro le Marche/Umbria di Mancini, l’Italica affronta il big-match con la Lombardia. Un po’ di paura e il buon possesso-palla degli ospiti mettono gli oriundi e gli stranieri sulla difensiva: alla fine è 0–0. E il Lazio pregusta il sorpasso nello scontro diretto della 29° giornata.

Ma il campionato non ha finito di regalare sorprese.

In un’altra partita di fuoco, l’Italica esce sconfitta dal San Paolo, dove la Campania di Sarri ha ormai messo le ali. Un gol di Di Natale consente ai campani di vincere per 1–0 e sognare ancora la zona Champions. Nel frattempo, il Lazio passeggia per 2–0 in Calabria e vola in testa prima del previsto: +2 a tre giornate dalla fine.

Ciò nonostante, il clima è nervoso nel centro d’allenamento dell’Italica. Si sente la difficoltà, la poca tranquillità per un obiettivo già conquistato a gennaio e che ora sta volando via. Fortuna che la prossima partita è contro il fanalino di coda Friuli VG! Sarà una buona occasione per tentare il controsorpasso sul Lazio, impegnato in casa contro l’Emilia-Romagna, in netta risalita dopo l’arrivo di Pioli.

Con sorpresa manifesta da parte di TUTTI i coinvolti, l’Italica incassa la peggior sconfitta del suo campionato, nonché la prima in casa: 4–0 dall’ultima in classifica. Dopo l’1–0 a firma Petagna, la partita finisce. L’Italica non reagisce e incassa anche il secondo a firma Gerardi prima dell’intervallo.

Quando Cristante segna il 3–0, molti lasciano lo stadio o cominciano a usare le proprie sciarpe come fazzoletti per le lacrime. Si attende da un momento all’altro l’annuncio del gol del Lazio: con una vittoria, il Lazio schizzerebbe a +5 e il campionato sarebbe virtualmente finito. Il carneade Piu mette dentro anche il quarto e qualcuno pensa a uno scherzo.

Tra gli dèi del calcio, però, qualcuno vuole bene a Giampaolo e alla sua truppa. L’Emilia-Romagna conferma il suo splendido stato di forma e viola l’Olimpico. Saponara segna il gol del vantaggio al minuto 88. Tre minuti più tardi, in contropiede contro il Lazio totalmente scoperto, Pozzi raddoppia: il campionato è ancora aperto.

Il giorno del giudizio

A questo punto, lo scontro diretto diventa una sorta di do or die per l’Italica. Il Lazio ha due risultati su tre e può contare sul pareggio per poi assicurarsi il titolo all’ultima giornata. Ben diverso lo scenario per gli oriundi, che a Basilea si giocano tutto.

La partita è tesissima, con diversi tifosi giunti a Basilea per sostenere il Lazio. Nella Regione manca una vittoria in campionato da quando Lazio e Roma vinsero per due anni di fila la Serie A. Sono passati 15 anni e in città, alla resa dei conti, tutti vogliono festeggiare.

In una gara molto equilibrata, anche i portieri aiutano a fare la differenza: Rafael da una parte e Perin dall’altra tengono il risultato incollato sullo 0–0.

Ma qualcosa deve succedere… non vorrete dirmi che lo scontro diretto, la madre di tutte le partite si sta incamminando verso uno scialbo, ma bugirdo 0–0? No, non è così.

Su rilancio di Rafael, Peluso buca l’intervento su Eder, che s’invola davanti a Perin e lo batte per l’1–0: è il minuto 78, qualcuno a Basilea comincia a credere al sorpasso.

Ciò nonostante, ci vuole un altro miracolo di Rafael per evitare il pareggio del Lazio su un bel mancino di Candreva. L’angolo successivo rimette tutto in gioco.

Sul susseguente corner, la difesa dell’Italica respinge e Peluso raccoglie il pallone. Non è ultimo uomo, ma deve fare qualcosa: De Rossi trova il consueto inserimento e viene servito dall’ex Juve e Sassuolo, che lo mette in porta. Il capitano del Lazio aggancia al volo e segna l’1–1. Il silenzio piomba sul St. Jakob’ Park.

Siamo già al minuto 88, come la rimetti a posto? Il campionato ormai è diretto a Roma. O forse no?

Sull’ultima azione della partita, l’Italica conquista un calcio d’angolo. Chi di corner ferisce, di corner perisce: sulla battuta di Jorginho, Bonucci si perde Thiago Motta, che incorna e batte un Perin incolpevole. Finisce 2–1 e la squadra di Giampaolo ha di nuovo il destino nelle sue mani.

L’ultima giornata è in casa, contro la rivelazione Veneto, che però è ormai sesto e non ha nulla da chiedere a questo campionato. Con Giuseppe Rossi praticamente scarico dopo una stagione straordinaria per rendimento e leadership, ci pensa Eder a sbloccare la gara al secondo minuto di gioco.

Da lì non succederà più niente. Il Veneto mette paura all’Italica nel primo tempo, ma Rafael chiude la saracinesca ed evita il peggio. Negli altoparlanti dello stadio, arriva la notizia che il Lazio è in vantaggio all’Olimpico con gol del solito Totti, ma l’altro 1–0 non conta nulla. Nella ripresa l’Italica controlla la gara e il Veneto è troppo demotivato per cercare il pareggio.

Al triplice fischio finale di Valeri, gli oriundi hanno vinto faticosamente un campionato che hanno dominato per 2/3 della stagione. Incredibile, ma vero.

A fine gara, Emanuele Filiberto è impazzito: «Questa vittoria dimostra che gli stranieri possono essere anche migliori degli italiani. Io, che mi sento azzurro dentro, sono felice per questa vittoria. Abbiamo faticato, ma ce la siamo meritata: complimenti alla squadra e al tecnico».

Dieci curiosità prima della chiusura di questa follia

a) Giuseppe Rossi vince il titolo di MVP e di cannoniere, riuscendo a entrare anche nella top 11. Ci sono ben cinque giocatori dell’Italica, due di Veneto e Toscana, uno per Lazio e Lombardia.

b) Marco Giampaolo è il miglior allenatore grazie al titolo vinto in extremis. Nelle votazioni vince di un soffio su Guidolin, terzo Di Francesco in volata su Ranieri.

c) a fine campionato, la Toscana va in Champions League dopo un filotto di sei vittorie consecutive. Lombardia, Campania e Veneto si qualificano per l’Europa League, mentre il Friuli VG chiude come fanalino di coda.

d) al termine della stagione, si svolge una strana premiazione. Da una parte un quartetto dell’Italica — Paletta, Jorginho, Giuseppe Rossi e Thiago Motta), dall’altra due perfetti sconosciuti. Sono Marco Di Benedetto dell’Abruzzo e Lorenzo Pompei della selezione Marche/Umbria. La Lega Italiana ha deciso di premiare insieme i giocatori con più presenze (29) e i due giovani, che non hanno mai messo piede in campo nella prima edizione del nuovo campionato.

e) nonostante la leadership nella classifica degli assist e un plebiscito per il ritorno in nazionale, Andrea Poli non è nella top 11. Secondo Bernardeschi, terzi a pari merito Eder e Insigne.

f) in classifica cannonieri, Totti non è riuscito ad agganciare il rinato Rossi. L’ex capitano della Roma si ferma a quota 22, con Meggiorini che agguanta il terzo posto in volata a 16. Saranno dodici i giocatori in doppia cifra, con soli due centrocampisti a centrare questo record: De Rossi del Lazio e Mauri della Lombardia.

g) con la maglia del Piemonte, Gianmario Comi ha ottenuto la miglior media-gol del campionato: due gol in due presenze. Allargando un po’ lo sguardo, fanno persino meglio Leonardo Pavoletti e Nicolò Giannetti della Toscana: cinque gol per entrambi, anche se il primo li ha fatti in cinque gare e il secondo in sei.

h) l’ultimo esonero del campionato è quello di Marino dalla panchina della Sicilia. Incapace di scalzarla dal penultimo posto (un punto nelle ultime sei gare), viene sostituito. Il problema è che la squadra è in auto-gestione. Balotelli neanche gioca l’ultima gara: un casino.

i) la cura Pioli ha fatto bene all’Emilia-Romagna: 15 punti nelle ultime sei gare.

j) quattro le triplette nelle ultime giornate di campionato. Se quelle di Destro, Toni e Di Natale sembrano abbastanza fattibili, stupisce quella di Simone Basso con la Liguria sulle rovine del povero Friuli VG.

The end

Tre versioni a disposizione, scegliete quella che vi aggrada di più.

Versione 1 — Dopo un anno di successi, la Lega Italiana decide di far spazio anche a chi è stato respinto l’anno precedente. In barba allo spettacolo, la Lega accoglie Basilicata, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Molise. Si decide anche per la separazione tra Marche e Umbria, visto che la convivenza è stata difficile. Così facendo, però, il campionato è di 21 squadre.

Siccome i campioni dell’Italica rivendicano il loro diritto a rimanere nel campionato, la Lega Italiana decide di istituire una 22° squadra, raccogliendo uno svincolato per 25 diverse nazioni del mondo che non sono già rappresentate nell’Italica. Si chiamerà “Arcobaleno FC” e manderà Salvini su tutte le furie.

Versione 2 — La Lega Italiana è stato un insuccesso almeno a livello di ascolti: molti reclamano il ritorno alle vecchie abitudini, visto che anche la nazionale non ne ha beneficiato tecnicamente. Tavecchio obbedisce e possiamo tutti tornare a goderci i Carpi-Frosinone di turno, con buona pace di Lotito.

Versione 3 — La Lega Italiana è andata così male che alla fine Tavecchio svende il marchio ai cinesi. Nella primavera 2017, la Longobarda Suning FC vince il campionato con due giornate d’anticipo sulla Tuscany Construction e il Gomorra United. Auguri.

I festeggiamenti per la vittoria del campionato.

Il logo della Crampi Regions’ League è stato realizzato da Alessia Lamantia

Articolo a cura di Gabriele Anello

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