13. Ecosistemi digitali 2017: il laboratorio per il turismo del futuro

Griot diary
6 min readDec 5, 2017

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Accoglienza, narrazione, autenticità e big data le keyword della seconda edizione.

Il nostro team ha partecipato alla seconda edizione di Ecosistemi Digitali, l’incontro promosso da Mibact, Mise, Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica, per discutere i temi del turismo in 10 tavoli di lavoro, attorno ai quali sedevano 120 partecipanti fra istituzioni e operatori del settore turistico declinato in varie accezioni. Il nostro team era presente ai tavoli 1 e 5.
L’obiettivo era definire le best practices per l’attuazione del Piano Strategico 2017–2022 nell’ottica di una migliore aderenza dell’offerta alle moderne forme di turismi, e dello sviluppo pieno delle grandi potenzialità turistiche del Paese.

Ecosistemi Digitali non è solo un evento, ha dichiarato Francesco Palumbo, Direttore generale del Turismo MiBACT, ma un momento di lavoro che coinvolge privati e settore pubblico per capire insieme dove lavorare al meglio e dove investire nei prossimi piani attuativi del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo”.

La sessione di lavoro di Ecosistemi Digitali, iniziata di buon mattino il 1 dicembre scorso nella Fortezza da Basso a Firenze, verteva su tre temi chiave:
- destinazioni e accoglienza diffusa di cui sono stati presi in esame e discussi tutti gli aspetti fondamentali, a partire dal coinvolgimento diretto della cittadinanza residente nella località turistica, “per rendere i servizi di informazione turistica maggiormente focalizzati sulla qualità dell’esperienze del visitatore”;
- dati e riuso per guardare e analizzare i flussi turistici non soltanto dal punto di vista numerico ma anche semantico, dando nuovo valore e contenuti ai numeri che riguardano i fenomeni; “programmare azoni e strategie significa conoscere fenomeni,, mercati, situazioni, andamenti, turisti… Informazioni e dati sono già esistenti: online, social media, tracce cellulari, dati di transazioni ecc. che possono essere raccolti, analizzati e armonizzati con i dati ufficiali”;
- narrative e autenticità dei luoghi ma anche dei non luoghi recuperabili per nuove forme di esperienze turistiche, in grado di organizzare e offrire occasioni turistiche sempre più aderenti alle aspettative dei viaggiatori nella cultura dei luoghi; “la mobilità oggi non è più un privilegio ma una condizione del tutto normale del vivere quotidiano, per questa ragione si diffonde sempre più il bisogno di autenticità nell’esperienza turistica. Una sfida non facile da affrontare né per il turista né per chi accoglie”.

La necessità deriva principalmente dai numeri, che danno il settore turistico italiano in costante rapida espansione con un incremento di interesse nelle ricerche nel web per mete italiane, da parte soprattutto dei cittadini provenienti dalla Germania, dagli USA, dal Regno Unito e dalla Francia.
Trend confermato da Enit tramite una ricerca fra gli operatori del settore, dalla quale emerge un sensibile incremento delle vendite. Inoltre, gli operatori hanno rilevato la diretta connessione fra prenotazioni, vendite e promozione nei canali digitali. Pertanto, tutti i temi affrontati durante i lavori fondavano sui due grandi presupposti trasversali:

la grande sfida di lavorare insieme e la federazione delle reti wifi pubbliche e private

Lavorare insieme sembra un concetto scontato tuttavia, se durante i lavori della giornata di Ecosistemi Digitali ne è stata più volte sottolineata l’importanza ed è stata definita la sfida delle sfide, evidentemente tanto scontato non è. Lo sa bene chi lavora in ambiti turistici e lo sanno i turisti. I primi, gli operatori e le istituzioni, in mancanza di un contesto definito e sostenuto in maniera unitaria, fanno quello che possono per essere all’altezza delle aspettative dei moderni flussi turistici, costituiti da viaggiatori più che da villeggianti. E lo sanno i turisti, che navigando in internet per valutare e scegliere una meta, trovano informazioni ed offerte frammentarie e poco riconoscibili in un unico brand territoriale. Il motivo è che ogni istituzione ed ogni operatore implementano una propria strategia di marketing corredata di offerte, identificativa non tanto di un brand territoriale ma di un marchio personale. È l’individualismo ad essere ancora troppo marcato negli approcci alle offerte turistiche. Ma qualcosa sta cambiando. L’esigenza di una identità collegiale è ormai riconosciuta e sempre più urgente.
La federazione delle reti wifi è alle battute iniziali ma finalmente realtà. Si basa sull’assunto ormai imprescindibile del turista, meglio descritto dal termine di viaggiatore, visitatore attivo nella creazione di contenuti. Dargli una rete wifi gratuita e diffusa vuol dire poter aggregare offerta ed esperienza. wifi.italia.it è l’applicazione disponibile per android e ios, per navigare gratuitamente in Internet attraverso la federazione delle reti wifi pubbliche e private messe a disposizione sul territorio italiano. Il protocollo, siglato dal MiSE, dal MiBACT e dall’Agenzia per l’Italia Digitale, “attiva e sviluppa processi d’innovazione volti alla creazione di un ecosistema digitale del turismo in grado, da un lato, di facilitare l’accesso dei cittadini e dei visitatori al patrimonio artistico, naturale e culturale distribuito sull’intero territorio nazionale, dall’altro di creare un ambiente fertile per il settore privato all’interno del quale sviluppare applicativi e servizi al valore aggiunto”. Così si legge nella descrizione del progetto, per ora esteso a Toscana, Emilia Romagna e alle principali città d’arte italiane.

Dunque gli obiettivi sono:
- potenziare la fruizione;
- valorizzare profondamente la conoscenza del territorio;
- sviluppare nuove opportunità di crescita anche per gli operatori del turismo, grazie al viaggiatore del futuro, già presente in larga parte sui territori, perennemente connesso in tutte le fasi del viaggio, dalla ricerca di informazioni prima al racconto sui social dopo.

I questo modo, attraverso una rete wifi estesa e gratuita, un’accoglienza coinvolgente e innovativa, la riscoperta di antiche e nuove autenticità, dati efficaci e, soprattutto, disponibili in tempo reale, il brand della destinazione rende il turista cittadino del territorio. Grazie ad una forte compenetrazione di competenze pubbliche e private.

I centoventi circa operatori intervenuti a Ecosistemi Digitali hanno ragionato e creato convergenze su un tipo di turismo come narrazione dell’appartenenza integrata grazie all’interlocuzione con la tecnologia e al coinvolgimento dei cittadini del luogo, ai quali non si deve più imporre di subire i flussi turistici ma ai quali chiedere di essere pienamente coinvolti nella programmazione e nella costruzione del brand territoriale oltre che diventare parte fondante e proattiva dell’offerta, connaturando un processo di formazione e di diffusione delle competenze che possa diffondersi ed aggiornarsi in maniera continuativa.

Le nostre riflessioni
Le keyword Condividere Comprendere Coinvolgere, temi chiave della precedente edizione di Ecosistemi Digitali sono i nostri stessi principi guida. La necessità per la quale lavoriamo intensamente da almeno tre anni è l’aggregazione delle competenze e delle conoscenze, per creare nuova conoscenza e per divulgare meglio e in maniera più strutturata le proposte e i territori, dando anche ai piccoli portatori di interesse la possibilità di far parte della strategia complessiva, in particolare quando si parla di marketing territoriale e di viaggiatori in cerca di esperienze autentiche ancorché di nicchia. E nella nostra accezione anche l’utente, il turista, è uno stakeholder. Pienamente. Dacché ha interesse a raccontare le esperienze di viaggio, può essere considerato a tutti gli effetti un creatore di contenuti integrabili in una strategia di marketing complessiva, riconoscibile e innovativa, capace di rendere interoperabili non soltanto gli strumenti ma anche le competenze, sempre più capillari e diffuse.
In una tale visione la direzione della comunicazione e della promozione non è più unidirezionale e verticale, cioè dal territorio verso il potenziale turista, ma matriciale cioè indirizzata anche trasversalmente da un viaggiatore verso il prossimo turista. Ne abbiamo parlato in 12. Dare agli utenti quel che vogliono ma che non si aspettano

Al prossimo post!
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Di seguito un piccolo indice degli articoli precedenti
12. Dare agli utenti quel che vogliono ma che non si aspettano
11. Le storie digitali sono un concetto variabile
10. La promozione degli eventi: come trasformarla in una storia coinvolgente
9. Musei italiani. Innovare la comunicazione digitalizzando contenuti e servizi
8. Call per Startup: com’è andata al Moleskine Innovation Day
7. Sui travel blogger e sul patrimonio del lifestyle
6. Storytelling del territorio. 10 e se … a partire dal Carnevale di Venezia
5. Custom in 3 aggettivi sulla piattaforma digitale Griot
4. Cosa fa la piattaforma digitale Griot?
3. Cos’è la piattaforma digitale Griot?
2. Perché lo abbiamo chiamato Griot
1. Storytelling fra i bit e le stelle

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